Cronaca

Monta la protesta, Equitalia invade Cremona di centinaia di richieste di pagamento della tassa di bonifica del Consorzio Vacchelli

Le cartelle esattoriali di Equitalia con la richiesta di pagamento della tassa di bonifica al Consorzio Vacchelli continuano ad arrivare senza sosta a centinaia di famiglie in città. Ma, nonostante la rabbia e le preoccupazioni di quanti sono costretti a pagare questo nuovo balzello sconosciuto, stupisce il silenzio dell’ente interessato e, soprattutto, la totale mancanza di informazioni al riguardo. Nessun chiarimento sull’origine della tassa, sulle sue motivazioni, sulla necessità di adempiere al pagamento. Al punto che, ed è il caso dei destinatari dell’avviso più anziani, molti si siano convinti che possa trattarsi di pagamenti rimasti nel cassetto ed andati in mora. Nulla di questo. Anche se è difficile da capire e ancor più giustificare. In realtà il Vacchelli avrebbe già avuto fin dal momento nella sua costituzione nel 1990 la possibilità di estendere la tassa di bonifica che già interessa i Dugali all’area di propria competenza, ma non l’ha mai fatto. Ora, in previsione di essere sciolto con la nuova legge regionale che riforma i comprensori, ha deciso di farlo. Ma senza informare nessuno. Nelle cartelle è scritto semplicemente: ““Somma dovuta per contributo di bonifica e difesa idraulica. Avviso di pagamento del Consorzio di bonifica Naviglio Vacchelli di Cremona, Ente di diritto pubblico operante nel settore difesa e sicurezza idraulica del territorio, attività finanziata con i contributi obbligatori a carico dei proprietari dei beni immobili (terreni e fabbricati) che traggono beneficio dall’attività stessa (R.D. n° 215/1933 e L.R. n° 31/2008)”. “Il contributo – precisa poi Equitalia – ha natura tributaria ed è deducibile nella dichiarazione dei redditi. Contro questo avviso di pagamento è ammesso ricorso al Presidente del Consorzio, in carta semplice, entro 30 giorni dal ricevimento”. Alla ventesima telefonata con richiesta di chiarimenti il consigliere del pd Daniele Bonali, ha deciso di chiedere a sua volta spiegazioni. Ma, a livello politico, quale dovrebbe essere l’interlocutore? “Chi ha determinato l’importo e su quale base? E la cosa si esaurirà con quest’anno o proseguirà anche in futuro? Qualcuno dovrà pure dar una risposta. Dopo avere ricevuto una ventina di telefonate che mi chiedono se si tratta di una tassa comunale o regionale di nuova introduzione, o di altri che chiedono se possa trattarsi di un conguaglio di una precedente tassa anch’io mi chiedo se prima di spedire gli avvisi di pagamento non fosse stato il caso che l’ente richiedente il pagamento del contributo informasse i diretti interessati fornendo le spiegazioni del caso. E forse. visto che si tratta di cittadini residenti nel territorio comunale di Cremona, sarebbe stato nessario almeno un passaggio da parte dell’amministrazione comunale nell’avvisare la popolazione interessata alla tassazione, visto che si tratta solamente di quella parti del territorio controllate dal Consorzio di bonifica del naviglio Vacchelli”.

In effetti il Consorzio di Bonifica Naviglio Vacchelli possiede gran parte dei 228 punti di sfioro presenti sul territorio comunale. Il sistema fognario comunale è costituito in prevalenza da reti miste, nelle quali confluiscono sia le acque nere che le acque piovane. Questo sistema necessita di punti di sfioro per lo scarico delle acque piovane in eccesso nella rete idrica superficiale gestita in parte dai Consorzi di Bonifica: si tratta di 228 punti distribuiti su tutto il territorio comunale che risulta in gran parte rientrare nel comprensorio del Consorzio di Bonifica Naviglio Vacchelli e in parte nel comprensorio del Consorzio di Bonica Dugali. La Legge Regionale n. 7/2003 ha stabilito che gli Enti Locali sono chiamati a contribuire al mantenimento delle opere di bonifica come corrispondente del beneficio ottenuto che si può riassumere sinteticamente in tre tipologie: beneficio di scolo, in quanto gran parte delle aree colano direttamente nei canali consortili; beneficio di protezione idraulica, in quanto la serie dei canali posti a monte della città intercettano le acque di piena per derivarle agli opportuni recapiti; beneficio di protezione dell’ambiente in quanto la serie dei canali ne sono parte integrante.

Di conseguenza nel 2004 L’amministrazione comunale aveva deciso di farsi carico dei contributi da versare ai Consorzi di Bonifica Naviglio Vacchelli e Consorzio di Bonifica Dugali, prima richiesti da questi ultimi ai singoli cittadini. La Giunta aveva discusso  della questione e dato il via libera all’operazione, il direttore del Settore Lavori Pubblici aveva predisposto l’apposita determina con la quale veniva stabilito di corrispondere il contributo di  39.449,6 euro al Consorzio di Bonifica Naviglio Vacchelli e di 35.098,13 euro al Consorzio di Bonifica Dugali. Ma in seguito, di fronte all’insorgere del dubbio se fosse lecito che un ente pubblico subentrasse nel pagamento di un tributo privato senza in seguito rivalersi sui cittadini, si decise di sospendere il pagamento. Per vent’anni, cioè dal momento della sua costituzione nel 1990, il Consorzio di bonifica Vacchelli non ha ai pretesto il pagamento della tassa di bonifica, fino a quest’anno quando, in procinto di essere sciolto, ha pensato di richiederla. E la decisione, oltre che incomprensibile, risulta anche inopportuna. Infatti se entro il 31 dicembre il comprensorio Vacchelli, i Dugali e  il cremasco verranno riuniti in un unico distretto che comprenderà l’Adda e l’Oglio, di estensione decisamente più vasta e, probabilmente, anche meno oneroso che nel passato, che bisogno c’era di inviare le cartelle per il pagamento di un tassa che risulta già ora superata?

 

 

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