Ambiente

Alloni: "Commissione d'inchiesta sul caso Cappella Cantone per fare piena luce sull'operato di Regione e Arpa"

Piena luce su tutti gli elementi connessi alla vicenda della discarica di Cappella Cantone. Il consigliere regionale del Pd, Agostino Alloni, annuncia che nei prossimi giorni presenterà alla Presidenza del Consiglio regionale, una richiesta di commissione d’inchiesta per “far luce su eventuali illeciti commessi da Arpa o dalla Regione in merito all’indagine in corso da parte della magistratura”. “Giovedì scorso – ricorda Alloni – sono stato inoltre primo firmatario di una mozione per revocare o quantomeno sospendere l’autorizzazione rilasciata alla fine di settembre 2011”.
Quanto accaduto nei mesi scorsi, commenta il consigliere regionale, “non può essere semplicemente relegato ad una vicenda di tangenti e corruzione perché la cosa importante è che neppure un dubbio deve attraversare l’operato di Regione Lombardia e di ARPA”. La richiesta di revoca o sospensione dell’autorizzazione è, alla luce di queste cnsiderazioni, “un atto doveroso e utile ad aprire quella serena fase di verifica che lo stesso Formigoni aveva annunciato in Consiglio Regionale”.
La richiesta, precisa poi l’esponente del Pd, è stata presentata indipendentemente dall’espressione del TAR che proprio mercoledì ha ritenuto di non doversi esprimere, dal momento la discarica è sotto sequestro e ricorrono quindi gli elementi di salvaguardia necessari.
“Pur condividendo l’espressione del TAR – osserva Alloni – l’istanza può benissimo essere accolta dal Consiglio e dalla Giunta perché va nella direzione di autotutela dell’istituzione regionale in caso di costituzione in giudizio. Siamo nella fase in cui tutte le prese di posizione servono a rafforzare la posizione di terzietà del decisore pubblico”.
Conclude il consigliere: “Sono fiducioso che vi sia una condivisione del ragionamento anche nell’assise regionale, negli assessorati interessati e in Giunta e mi aspetto una pronta risposta. Ma qualsiasi sia l’esito della fase istruttoria, appare ormai chiaro che la vicenda di Cappella Cantone è morta e sepolta e non potrà più essere riesumata. La presenza di sospetti non consentirà a nessuno di convincere le popolazioni del territorio che quel luogo possa essere idoneo ad attività di smaltimento”.

 

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