Cronaca

Vietato contattare 'lucciole' Il sindaco firma ancora l'Ordinanza Confermate multe per i clienti fino a 498 euro

Firmata dal sindaco Oreste Perri l’Ordinanza anti-prostituzione (datata 26 gennaio 2012) che ricalca di fatto il regolamento già emesso il 1° luglio del 2010. Divieto fino al 30 giugno 2012 «di contattare soggetti che esercitino l’attività di meretricio su strada o che, per atteggiamento, abbigliamento o modalità comportamentali manifestino comunque l’intenzione di esercitare tale attività, nonché concordare con gli stessi prestazioni sessuali sulla pubblica via – si legge nell’ordinanza -. Consentire la salita sul proprio veicolo di uno o più soggetti dediti alla prostituzione costituisce conferma palese dell’avvenuta violazione della presente ordinanza».
Stesse multe per i trasgressori. «La violazione della presente ordinanza – si dichiara nel dispositivo – comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria fino a € 498,00, con facoltà per il trasgressore di estinguere l’illecito mediante il pagamento in misura ridotta».
Dal divieto sono esclusi, per ragione di servizio, gli operatori socio-sanitari, i volontari di associazioni che perseguono fini di prevenzione sanitaria e di reinserimento sociale delle persone che si prostituiscono, nonché tutti gli addetti ai servizi di sicurezza e di soccorso pubblico. Alla Polizia Municipale ed alle Forze dell’Ordine è demandato il compito di far osservare le disposizioni della presente ordinanza.
Sicurezza della circolazione stradale, della pubblica incolumità e della sicurezza urbana, ridurre fortemente gli interessi criminali allo sfruttamento dei soggetti avviati alla prostituzione e tutelare gli stessi che sono le prime vittime, sono le motivazioni dell’ordinanza. «In alcune zone del territorio di questo Comune – si legge nel documento – si sta ulteriormente radicando il fenomeno della prostituzione su strada, le cui modalità di esercizio determinano conseguenze negative sulla sicurezza della circolazione stradale, nonché sull’ordinato e civile uso degli spazi pubblici; i soggetti, che richiedono prestazioni sessuali, sono prevalentemente alla guida di veicoli in circolazione sulla pubblica via e compiono spesso manovre pericolose ed imprevedibili, mettendo così a rischio la sicurezza della circolazione stradale e la pubblica incolumità; il fenomeno della prostituzione su strada determina lo sviluppo di pratiche criminali di sfruttamento della prostituzione, anche minorile; il meretricio si manifesta spesso con atteggiamenti indecorosi ed indecenti da parte delle persone che praticano la prostituzione, tanto da offendere la pubblica sensibilità; alla luce delle argomentazioni prima espressamente richiamate, sussistono gravi condizioni di turbativa e vulnus per l’ordinato andamento della convivenza sociale di questa comunità, nonché situazioni di intralcio e di pericolo per la circolazione stradale determinate sia da coloro che alla guida dei propri autoveicoli si fermano al fine di contrattare prestazioni sessuali sia dai soggetti che esercitano tale forma di attività e pertanto appare opportuno adottare un provvedimento urgente di contrasto al fenomeno ritenuto in crescita nell’ultimo periodo di osservazione».
In corrispondenza dell’adozione del provvedimento, infine, sarà adottato un piano straordinario a cura della Polizia Locale al fine di contrastare adeguatamente le predette condotte su strada.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

 

 

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...