Cronaca

La Danza, se matrigna e sorellastre vengono applaudite di più di Cinderella

– foto Francesco Sessa

Una favola rivisitata in chiave moderna con picchi di originalità coreografica e tratti talvolta ripetitivi. Applaudita, ma non osannata la Cinderella della Dolon Dance Company, in prima italiana davanti ad un Ponchielli affollato. Il prologo è scontato, tre figure appaiono immobili nella luce: sono Cenerentola, il padre e la candida madre. Si fa buio, poi di nuovo luce, poi di nuovo buio. Alla terza volta, la madre muore, camminando verso le quinte. Poi, la trovata davvero notevole di Stijn Celis. Il sipario si apre e compaiono matrigna e sorellastre, interpretate da uomini. La madre cattiva altissima, sovrasta anche fisicamente le figlie antipatiche e ‘bruttine’. I movimenti sono ricercati, ritmici ed ironici.
In una stanza fatta di mobili storti, i personaggi ballano la crudeltà della nuova famiglia, la disperazione di Cenerentola e di suo padre e il ricordo della madre morta che, evocata attraverso una pallina rossa, ricompare sulla scena, danzando sulle punte o camminando su un tappeto verde. Il sogno si compie: la madre diventa una sorta di fata madrina accompagnata da ‘aiutanti’ vestiti di bianco e da un messaggero con una colomba in mano, portatore di pace e di scoperte.
Nel secondo atto è ambientato il ballo. Coinvolgenti e in sincronia i pezzi di insieme con il contributo spassoso della matrigna e delle due sorellastre. Al centro il principe, snello, alto e di colore. Bello nella presenza e nell’effetto, non esaltante nell’esecuzione. Ha le scarpe bianche in mano e cerca la donna dei suoi sogni. Incontra Cinderella vestita di rosso e se ne innamora, ma la matrigna e le sorelle rubano una scarpa, scocca la mezzanotte e lei se ne va.
Il finale è la ricerca dell’amore perduto (‘Wanted’ si legge nel cartello portato da Cenerentola in proscenio durante il cambio scena). Il principe incontra donne vestite di rosso, danza con loro e poi si accorge che nessuna è la donna amata. Arriva alla casa della matrigna che per conquistare il principe, smaschera le figlie che a loro volta smascherano lei. Sotto la neve, il principe si accorge dell’errore, chiede scusa a Cenerentola per essersi lasciato ingannare e finalmente l’amore può trionfare. L’applauso del pubblico è significativo: si accende quando ad inchinarsi sono i tre parenti cattivi, i più espressivi e briosi in due ore di show.

 

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