Cronaca

I platani di viale Po malati di "cancro colorato" rischiano di essere tutti abbattuti Tra le ipotesi pioppi, tigli o platano Ogm

foto Francesco Sessa

I platani di viale Po potrebbero essere tutti tagliati. Il “cancro colorato” non dà loro scampo. Ad oggi sono già stati abbattuti 84 alberi su 216 totali. I platani – vere barriere contro rumore e inquinamento – purtroppo sono malati di “cancro colorato” (ceratocystis) e la loro segatura all’aperto diffonde malattia per cui va utilizzata una cautela particolare. Il fungo si accresce e si diffonde nei tessuti del legno, occludendo i vasi e compromettendo il passaggio della linfa grezza: l’inevitabile conseguenza dell’attacco fungino è il progressivo disseccamento della chioma e la morte della pianta. Il “cancro colorato” è la più grave avversità del platano, diffusa praticamente in tutta la penisola italiana e tuttora non senza alcun metodo efficace di cura. Possono solo essere previste delle ferree misure di profilassi fitosanitaria che, purtroppo, non sono risolutive.
Abbattimenti, ad esempio, stanno avvenendo nel Parco della Villa Reale di Monza. Per intervenire rapidamente e per fermare la diffusione del fungo è stato necessario che la legna venisse incenerita direttamente nel Parco di Monza in apposite trincee. Migliaia di platani saranno tagliati lungo le sponde del canal du Midi. Altri abbattimenti a Lodi, a Novara, sulla mura di Lucca. A Lucca i platani – d’intesa con la Soprintendenza – sono stati sostituiti da pioppi e tigli. Tra le ipotesi che stanno vagliando gli uffici comunali per sostituire le piante di viale Po vi è quella di utilizzare ancora i platani ma di una specie Ogm che, secondo quanto si sta ancora sperimentando a Torino, sarebbe immune dal “cancro colorato”. Una operazione costosissima che sicuramente susciterà anche grandi discussioni. Ma pare comunque difficile – per ragioni di bilancio-  la sostituzione dei grandi platani abbattuti anche solo con specie autoctone (tigli o pioppi). Da rifare anche tutti i filari delle siepi che non avendo un sistema di irrigazione, soffrono al primo caldo.

Viale Po, unico esempio di alberatura alla francese in città, è nel cuore dei cremonesi. Domenica vi è stata grande partecipazione dei cittadini alla raccolta firme per la ripiantumazione di Viale Po. Il banchetto del Comitato si è chiuso alle ore 19 di domenica con oltre 600 firme raccolte. L’obiettivo, quello di una petizione popolare che chieda alla Giunta di predisporre con urgenza un piano di ripristino di tutti gli alberi abbattuti lungo il viale. “A seguito del taglio dei platani – dicono dal Comitato – ampi tratti del viale sono completamente privi di vegetazione con un conseguente incremento dell’inquinamento acustico ed atmosferico”.

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