Cronaca

Casalmaggiore Festival, 'Siamo perseguitati dal successo' Tutto pronto per il concerto di apertura

«Siamo perseguitati dal successo» ha affermato ironicamente Massimo Araldi prima dell’inizio della conferenza stampa con la quale il 3 luglio è stata presentata la sedicesima edizione del Casalmaggiore International Festival. E, dando un’occhiata al programma della rassegna con particolare riferimento al concerto di apertura che avrà luogo lunedì 9 (Palazzo Diotti, via Formis 17, ore 21,15), ci siamo convinti del fatto che l’ex sindaco della nostra città non abbia esagerato.

L’evento, nella prima parte, proporrà infatti pianisti assai noti, a iniziare da Megumi Masaki, interprete di una recente composizione dei canadesi Brent Lee e Sigi Torinus; a seguire Mikhail Voskresensky, professore presso il Conservatorio di Mosca, con la celeberrima sonata beethoveniana op. 27 n. 2 in do diesis minore «Quasi una fantasia», meglio nota come «Chiaro di luna»; opera dedicata dal grande genio di Bonn all’amata contessina sedicenne Giulietta Guicciardi e divenuta nel tempo uno dei capolavori musicali prediletti dal pubblico e persino dall’eccentrico pianista Glenn Gould. A concludere la prima parte sarà Roberto Cappello, artista di fama internazionale nonché direttore del vicino Conservatorio di Parma, con la Rhapsody in Blue dello statunitense George Gershwin, brano celebre in tutto il mondo.

Il secondo tempo proporrà quindi il violinista cinese Nai Yuan Yu con la suite del 1918 Much ado about nothing di Erich Wolfgang Korngold. La serata proseguirà col violista inglese Roger Chase – musicista presente da anni in estate a Casalmaggiore e volto familiare anche nella locale piazza dove l’artista ama trascorrere le serate al termine dei concerti – interprete del Concert Piece di Arnold Bax accompagnato da Giacomo Battarino, pianista che rappresenta a sua volta una costante nel Festival in quanto presente in quindici edizioni della manifestazione. Sarà poi la volta della violinista Lucie Hall con Tilmann Wick, violoncellista per la prima volta in città che ha saputo attirare alla sua masterclass decine di allievi provenienti da ogni continente. A conclusione del concerto il «Borealis String Quartet» di Vancouver con Temple Square, composizione appositamente scritta per l’insieme da Joe Lee, e con Por una cabeza, uno dei più popolari tango dell’argentino Carlos Garder.

Non meno suggestivo dell’intenso e accattivante programma è l’ambiente che accoglierà l’evento, il cortile del Palazzo che ospitò negli ultimi anni di vita il pittore casalasco Giuseppe Diotti (1879-1846); spazio ricco di storia e fascino e quanto mai meritevole di costituire la cornice a una performance destinata a segnare indelebilmente la storia del nostro territorio.

Per ulteriori informazioni http://www.casalmaggiorefestival.com/

Paola Cirani

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