Cronaca

"Le schede di valutazione sono solo a discrezione di chi le compila" Sindacati: disdetta dell'accordo in Comune

Schede di valutazione. Rsu, Cgil, Cisl e Uil mettono nero su bianco la disdetta dell’accordo sottoscritto lunedì 2 Luglio 2012. “I dipendenti del Comune di Cremona – si legge nel comunicato dei sindacati – denunciano da tempo una regressione del sistema di valutazione, ora più in generale ‘Sistema Performance’, e ribadiscono la necessità di un sistema chiaro, trasparente e non discrezionale”.

“La scheda di valutazione 2012 formulata nei tavoli tecnici – continuano Rsu, Cgil, Cisl e Uil – era nella direzione giusta per avviare un sistema credibile, più attento alle esigenze dei cittadini e non orientato principalmente all’adeguamento alle normative e agli obblighi di legge, cosa evidenziata che anche da un’indagine governativa scaricabile dal sito www.qualitapa.gov.it a proposito del Sistema fin qui in vigore al Comune di Cremona (vedasi “La Mappatura dei Sistemi di Performance Management nei Comuni capoluogo di Provincia ­ Rapporto 2011” pubblicata nella pagina ‘Valutazione performance’). La stessa presenza del Direttore Generale nell’OIV, espressamente dichiarato incompatibile per tale ruolo in una delibera della stessa CiVIT, è un ostacolo alla credibilità del sistema. La lettura della Relazione al Piano delle Performance 2011, che non ha saputo evidenziare le criticità dello scorso anno, in linea col mancato monitoraggio della stessa OIV del processo obiettivi del personale non dirigente 2011, è stato un duro colpo alle aspettative per un sistema che davvero operi con obiettivi e target orientati alla misurabilità e al miglioramento dei servizi. Pertanto, considerato anche il pronunciamento dell’assemblea dei lavoratori, si decreta la disdetta dell’accordo relativo alla scheda di valutazione sottoscritto Lunedì 2 Luglio 2012″.

PD: “CABINA DI COMANDO NON EFFICIENTE'”

“La disdetta dell’accordo sulla performance – commentano a caldo Maura Ruggeri e Daniele Burgazzi – e i segnali di malessere che da qualche tempo si fanno più evidenti tra i dipendenti, sono la spia che la macchina comunale è in difficoltà e che c’è molto fumo dietro le operazioni vendute dai vertici comunali come grandi risultati di efficientamento. Magari, per rendere più efficiente la macchina, sarebbe il caso di partire dalla testa, dalla cabina di comando. Si obietta che non è stato fatto in passato? Occorre anche dire che, nel recente  passato, non si è  proceduto a stabilizzazioni di dirigenti poiché si poteva ricorrere a personale interno con incarichi a tempo determinato, quindi si avevano ampi margini di flessibilità. Ora, si sa, la normativa è cambiata e la crisi impone di ridurre la spesa. Allora chiediamoci se è opportunamente dimensionata, per le nuove esigenze, anche la cabina di comando determinata dalle attuali posizione dirigenziali, che costa al comune quasi un milione e mezzo di euro, a cui ne è stata aggiunta una nuova: la direzione strategica e controllo di gestione. Vero è che la nuova posizione, per ora, è in capo al Direttore generale, ma in futuro la normativa non consentirà più ad un Comune come il nostro di permettersi, come ha scelto di fare la giunta Perri, un Direttore generale che costa al Comune 150 mila euro all’anno. A dire il vero, anche la questione dei premi dei dirigenti, oltre 500 mila euro a bilancio 2012, suscita qualche imbarazzo; curioso legarli  al pieno raggiungimento degli obiettivi di bilanci approvati a giugno, ma forse anche questo fa parte della performance…”

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