Cronaca

Collocata a Palazzo dell'Arte la scultura di Jaume Plensa, straordinario artista catalano Un tatuaggio di note per l'uomo musicale

foto Francesco Sessa

E’ stata collocata lunedì sera, poco oltre le maestose colonne di Palazzo dell’Arte, l’opera dell’artista catalano Jaume Plensa, che vive e lavora tra Parigi e Barcellona. E’ l’uomo musicale e,  con la studiata illuminazione che arriva dal basso, specialmente di sera è davvero di grande fascino. La scultura ha la caratteristica delle ultime opere dell’artista catalano, sicuramente uno degli esponenti di punta della scultura europea. Nonostante le dimensioni, l’opera ha una straordinaria leggerezza e sono le note musicali a delineare i contorni dell’uomo. E se “Il nomade” collocato nel 2007 (alla presenza del Ministro della Cultura Francese) sul “Bastion Saint-Jaume” del portico turistico di Antibes è una sorta di tatuaggio di lettere che dà forma alla scultura («La gente – afferma Plensa – crede che il singolo carattere sia un’entità irrilevante, anonima. Tuttavia, ogni singola lettera, in relazione con altre lettere, può formare parole; parole con parole formano testi e questi ultimi, messi in relazione con altri testi, creano culture e via di seguito…»), l’opera “cremonese” è un tatuaggio di note, spartiti, chiavi musicali che tutte insieme creano suoni, melodie, musiche. Si tratta di un insieme di grande suggestione, sicuramente un tocco di grande arte internazionale prima dell’approccio alle grandi collezioni della liuteria antica e moderna.

Plensa in Francia è un artista che dà prestigio alle grandi opere. Così non solo “Le nomade” di Antibes ma anche “La conversazione tra i continenti” di place Massena a Nizza che si illumina straordinariamente di notte sono entrate nella storia dell’arte moderna. Così come la sua opera probabilmente più nota, la “Crown Fountain” di Chicago, una fontana di vetro, acciaio inossidabile, schermi di LED, video, luce, legno, granito nero e acqua, composta da 2 torri alte 16 metri su un strato d’acqua di 70 x 14 metri e una superficie totale di 2.200 m2. La costruzione di quest’opera è durata 4 anni.

Adesso Cremona, grazie al mecenatismo della Fondazione Arvedi-Buschini, ha anche un’opera d’arte moderna da ammirare.

Intanto si va delineando la tempistica di apertura del Museo del Violino. Per la prima volta le porte del Museo, nella sua totalità, si apriranno domenica 11 novembre alle 20,30 quando il sindaco Oreste Perri, il cavalier Giovanni Arvedi e la signora Luciana Arvedi Buschini accoglieranno le autorità del territorio e gli amministratori locali. La serata si concluderà con una esibizione del maestro Sergej Krylov nell’auditorio “Giovanni Arvedi” la cui acustica è stata studiata dal massimo esperto mondiale in materia, l’ingegner Yasuhisa Toyota. Il secondo appuntamento sarà sabato 24 novembre, alle 20,30, per tutti i liutai, i musicisti, le istituzioni musicali del territorio, le associazioni culturali, i dirigenti della scuola di Liuteria e di Musicologia. Poi venerdì 8 e sabato 9 dicembre alle 20,30 open day di tutti i cittadini che desiderano ammirare in anteprima Museo del Violino. Sabato 15 dicembre presentazione ai tecnici, agli specialisti del suono e dell’acustica, alle case di registrazione, alla stampa specializzata dell’auditorio “Giovanni Arvedi” alla presenza dell’ingegner Toyota. L’inaugurazione nazionale del Museo è prevista nella primavera del 2013 alla presenza del Capo dello Stato.

foto Francesco Sessa

 

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