Cronaca

Indagini chiuse sulla scomparsa di Angelo, la famiglia non ci sta

Tre anni fa spariva nel nulla Angelo Faliva, 31 anni, il cuoco cremonese scomparso il 25 novembre del 2009 mentre era a bordo della Coral Princess, una nave da crociera in navigazione verso Cartagena, in Colombia. ”Mia mamma e mia sorella Anna”, ha detto la sorella Chiara all’agenzia Ansa, “a settembre sono state ricevute al ministero degli Esteri e informate delle indagini. L’inchiesta è stata chiusa più di un anno fa senza che nessuno degli investigatori lo comunicasse in Italia e quindi a noi”. ”Solo giorni fa”, ha continuato Chiara, “abbiamo ricevuto da Roma copia del fascicolo sulla scomparsa di Angelo, ottenuto attraverso il Consolato Generale di New York” (consolato a cui fanno capo le Bermuda). “La polizia ha archiviato il caso come probabile allontanamento volontario di Angelo, ovviamente senza prove certe nè indizi. Inutile dire della beffa che dopo tre anni subiamo per l’ennesima volta: e’ una presa in giro che suona alle nostre orecchie come la prova lampante che Bermuda e la compagnia abbiano voluto chiudere le indagini in maniera tale da impedire un ricorso per sgravarsi da ogni responsabilità”. ”Come abbia fatto mio fratello”, ha concluso Chiara, “a buttarsi dalla nave o, come dicono loro, a calarsi mentre era in navigazione in un tratto compreso tra le 18 e le 40 miglia nautiche dal primo porto di Cartagena, resta un mistero”. Ora la famiglia, che è convinta che Angelo abbia visto “qualcosa di illecito a bordo e che sia stato ucciso e buttato a mare”, ha riferito di essere fiduciosa che le indagini vengano aperte in Italia.
La sera della sua scomparsa, Faliva era a cena sulla nave. Alle 20,15 improvvisamente aveva lasciato la sala e nessuno l’aveva più visto, nonostante fosse di turno fino alle 22. L’unico ad avvisare della sua scomparsa era stato, circa 40 minuti dopo, un suo collega e compagno di cabina, l’italiano A.P., che aveva avvisato il responsabile delle cucine, uno chef filippino con il quale Angelo aveva litigato qualche giorno prima. L’allarme era scattato solo il mattino dopo intorno alle 9. Erano state fatte circolare voci su un possibile suicidio, si era anche parlato di un salvagente sparito. Da allora sono passati tre anni. Di Angelo non è stata trovata più traccia.

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