Lettere

Distacchi utenze, cinismo della Pubblica Amministrazione

da Santa Lina Caoduro

Signor Direttore,

è possibile che nel terzo millennio, nell’Europa “culla della civiltà” vi sia ancora chi rischia l’assideramento nella propria abitazione? Si è possibile. Accade qui nella nostra civile città che famiglie con bambini piccoli debbano vivere in locali gelidi perché la “sensibilissima” Amministrazione Pubblica ha tagliato la fornitura del gas nel periodo di massima intensità del freddo, unitamente all’acqua. Contatore sigillati e quindi niente gas e acqua; alla faccia dell’universale diritto all’acqua dell’uomo. Per contro, schizofrenicamente, la si mette a disposizione con l’aggiunta di anidride carbonica (ah le bollicine…), a tutti gratuitamente, compresi i proprietari di macchine di lusso che sovente si vedono approvvigionarsi alla pagodina di via Persico.
Ovviamente tanto cinismo e insensibilità da parte della Pubblica Amministrazione viene motivato dall’inadempienza sulle bollette, conseguentemente mi chiedo: se attraversiamo un momento in cui la disoccupazione aumenta in modo esponenziale, se molte famiglie sono prive di un benché minimo reddito che facciamo: le eliminiamo attraverso la congelazione e la disidratazione e ci togliamo il pensiero o cerchiamo di agire in modo di meritarci, con la volontà politica e la concretezza dell’azione solidaristica, la promozione al “mondo civile”? Una società la si valuta anche da come tratta i suoi cittadini più deboli: i bambini, gli anziani, gli indigenti. E una Pubblica Amministrazione dovrebbe (in teoria) aver ben presente questo principio.

Santa Lina Caoduro

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