Lettere

Energia Sostenibile, dalla Giunta solo promesse generiche

da Benito Fiori

Il Circolo culturale “AmbienteScienze” di Cremona, impegnato da tempo sulla tutela dell’ambiente, a proposito del lungo documento dell’Amministrazione comunale in cui viene data notizia con qualche enfasi dell’approvazione in Consiglio comunale il 4 marzo scorso del P.A.E.S. (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile) pubblicato da qualche organo di stampa locale, ha il dovere di sollevare qualche appunto anche a nome delle associazioni “Salviamo il paesaggio”, “CreaFuturo”, “Oltre lo specchio – SNOQ” e L.U.C.I..

A proposito dell’istituzione europea ricordata del “Covenant of Mayors”, “Patto dei Sindaci”, sorvolando per carità di patria sull’interpretazione finora data a “coinvolgimento della cittadinanza” che è parte integrante di questo Patto, il calore che accompagna la citazione suona tardivo e in qualche modo riparatore se confrontato alla inspiegabile assenza dell’Amministrazione registrata in occasione della importante iniziativa tenutasi presso l’Aula Magna della sede cremonese del Politecnico di Milano, promossa dallo stesso Politecnico e dalle associazioni Partecipolis, “AmbienteScienze” e CreaFuturo sul tema “Progetto Cremona – Opportunità Smart city”. Infatti il “Patto dei Sindaci” era stato uno dei due temi del programma brillantemente illustrato dal dott. Piero Pelizzaro, responsabile per conto di Kyoto Club  del Progetto europeo “Patto dei Sindaci” e delle politiche di “Adattamento ai Cambiamenti climatici”.

Circa le intenzioni e le promesse, va detto che risultano del tutto generiche visto che mancano del primo elemento di concretezza: le risorse economiche messe a disposizione. Si ha insomma l’impressione di essere di fronte da un lato alla solita politica degli annunci e dall’altra alla rincorsa della Giunta rispetto alle iniziative messe in campo dalla società civile cremonese.

Si osserva inoltre che questa iniziativa sul riscaldamento globale, sembra volere distrarre l’attenzione della pubblica opinione dalla persistenza dell’inquinamento dell’aria da PM10 e quella ancora più grave da PM2,5 su cui molto opportunamente i media insistono.

A questo proposito, si chiede perché non risulta dagli atti la partecipazione dell’Amministrazione di Cremona all’importante convegno “Mobilità, ambiente e salute” tenutosi il 25 gennaio u.s. a Pavia e promosso dal Coordinamento Agende 21 Locali Italiane, di cui le due maggiori istituzioni cremonesi risulta facciano ancora parte. Ricordato che Cremona nel 2012 è stata la terza città in Italia per superamenti dei limiti del PM10 e che dal 1° gennaio al 5 marzo la Centralina di via Fatebenefratelli ci informa che su 64 giorni i superamenti dei limiti per il PM10 sono stati già 34 (sui 35 tollerati dalla legge), mentre per il PM2,5 sono stati addirittura 47, l’iniziativa risultava importante per l’argomento e, in particolare, per le conclusioni pratiche raggiunte il varo del “Patto di Pavia” sottoscritto da varie amministrazioni locali della Pianura Padana, come i Comuni di Milano, Reggio Emilia, Modena, Udine e la Provincia di Torino.

Benito Fiori

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