Cronaca

L'onorevole Bordo visita il carcere, "situazione critica"

Nella foto di Francesco Sessa, la direttrice del carcere Ornella Bellezza, Bordo e Piazzoni

L’onorevole Franco Bordo, accompagnato da Gabriele Piazzoni, coordinatore provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà, questa mattina ha visitato il carcere di Cremona in seguito al suicidio di un detenuto. “La situazione dell’istituto penitenziario di Cremona è critica”, ha detto Bordo, “data la presenza di 410 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 196 detenuti e di una soglia massima tollerabile di 353. Questi numeri già di per se preoccupanti assumono ancor maggior rilevanza se rapportati al personale di polizia penitenziaria presente, che secondo le piante organiche dovrebbe essere di 210 agenti, mentre la reale disponibilità di agenti per i servizi di sorveglianza è di 171 poliziotti”. “Anche per quanto riguarda il recupero dei detenuti”, ha aggiunto l’onorevole, “la situazione è drammatica con la presenza, secondo la pianta organica, di 4 educatori, di cui 2 sono distaccati altrove, e quindi i 2 educatori effettivamente presenti devono seguire tutti i detenuti, con l’evidente impossibilità a svolgere adeguatamente il lavoro di rieducazione e recupero dei condannati. La situazione di grave sovraffollamento e carenza di personale potrebbe essere aggravata dalla prossima apertura del nuovo padiglione concepito per ospitare altri 200 detenuti, che dati i precedenti potrebbero nella realtà diventare molti di più”. Per questo motivo Bordo ha già chiesto un incontro con Giovanni Tamburino, capo del Dipartimento per l’Amministrazione Penitenziaria a Roma, che si svolgerà nei prossimi giorni. “Sinistra Ecologia Libertà è impegnata con tutto il proprio gruppo parlamentare a mantenere monitorato l’universo carcerario italiano per portare all’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica la pericolosità di un sistema carcerario che per come è impostato e per le risorse disponibili non riesce ad espletare alcun recupero del condannato, basti pensare che nel nostro paese il tasso di recidiva è di oltre il 70%; cioè 7 detenuti su 10 ritorneranno a commettere reati dopo il rilascio e per giunta è costellato da tragici fatti come quello accaduto a Cremona, da parte di detenuti costretti in una condizione di vita estremamente critica. Avere delle carceri che restituiscono la maggior parte dei condannati in situazioni di pericolosità criminale uguale o peggiore rispetto a quando vi sono entrati non serve a nessuno”.

Capienza regolamentare detenuti: 196

Capienza tollerabile: 353

Presenza detenuti al primo luglio 2013: 410

Detenuti suddivisi per posizione giuridica:

giudicabili 29, appellanti 36, ricorrenti 29, definitivi 316

Detenuti ammessi al regime lavorativo all’esterno: 9

Detenuti sottoposti al regime di semilibertà: 1

Detenuti italiani: 196

Detenuti stranieri: 214

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