Politica

Alleanza ecologica, la lista 'dall'alto' per studiare il dopo-inceneritore

Chi sono gli ambientalisti che si sono inseriti nella coalizione a sostegno di Oreste Perri, sotto il nome di Alleanza Ecologica? Chi c’è nella lista che verrà presentata mercoledì pomeriggio alle 16 presso il Comitato elettorale di Perri? Sono in molti a chiedersi chi vi sia dietro il capolista, Rinaldo Bonfanti, classe 1944, titolare di una macelleria e tuttavia con una spiccata coscienza ambientale.

Secondo indiscrezioni si tratterebbe di una lista imposta dall’alto, direttamente dai vertici regionali di Forza Italia e di cui a Cremona quasi nessuno sa nulla, tanto che dalle fila della coalizione in molti hanno guardato a questa nuova componente con sorpresa e una certa perplessità. Sulla composizione della lista sarebbe all’oscuro perfino l’attuale assessore all’ambiente, Francesco Bordi, ora in corsa nella Lista Perri.

Un’ipotesi, quella di un’imposizione dall’alto, suffragata dal fatto che Bonfanti sia stato contattato direttamente dal coordinatore regionale degli azzurri, Mariastella Gelmini; oppure dal fatto che tra i candidati vi siano dei professionisti milanesi specializzati nell’ambito dello smaltimento dei rifiuti: sarà proprio questo, infatti, uno dei capisaldi del programma della compagine ambientalista, come conferma lo stesso Bonfanti: “Il nostro scopo è la tutela dell’ambiente, una partita che in questi anni è stata un po’ trascurata, soprattutto per quanto riguarda aria, suolo e sottosuolo. Nella nostra lista ci sono professionisti milanesi che lavorano nella produzione di apparecchi per lo smaltimento dei rifiuti e che potranno dare un contributo importante anche nello studio di un’alternativa futura all’inceneritore: un tema di cui molti parlano ma che nessuno conosce davvero. Noi vogliamo portare avanti delle professionalità in grado di offrire soluzioni concrete”.

Un tema forte quindi, quello dell’inceneritore, che nei mesi scorsi è stato oggetto di polemiche e dibattiti in ambito di Consiglio comunale ma che quasi nessuno ha poi portato avanti nei vari programmi elettorali.
Sulla questione il Comune, nei mesi scorsi, ha dato mandato ad Aem di studiare in tempi brevi una soluzione alternativa, che consenta di arrivare al graduale spegnimento dell’impianto.

l.b.

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