Cronaca

Autovelox via Persico, Comitato: 'Va contro la direttiva Maroni'

Foto: Sessa

Non si spengono le polemiche sull’autovelox di via Persico, intanto che si attende il responso del ricorso al Tar fatto a giugno dal comitato cittadino “Sposta l’autovelox”. Oltre al problema della posizione dell’apparecchio, secondo quanto affermato dal Comitato non corretta, c’è la questione della direttiva Maroni del 19 agosto 2009: secondo il Comitato, infatti, l’autovelox incriminato non rispetterebbe tale direttiva, soprattutto nel punto in cui afferma che: ‘Le esigenze di riservatezza personale escludono la possibilità di effettuare il rilevamento della velocità con sistemi automatici, senza contestazione immediata della violazione, attraverso la ripresa fotografica frontale del veicolo e la memorizzazione di immagini che permettano di identificare le persone che vi si trovano a bordo. Un siffatto tipo di accertamento, infatti, in quanto non indispensabile, si pone in violazione alle norme in materia di riservatezza. Sono viceversa, compatibili le riprese frontali realizzate con l’ausilio di dispositivi laser impiegati per la contestazione immediata delle violazioni. Infatti in tali casi, la documentazione video realizzata costituisce solo il supporto che attesta una violazione accertata direttamente dall’operatore di polizia’.

“Questo autovelox, che fa multe in entrambe le direzioni, è però dotato di telecamera solo da un lato – commenta Massimiliano Zagheni, presidente del Comitato -. Questo significa che in una delle due direzioni di marcia (da Cremona verso il Maristella) le riprese vengono fatte frontalmente e non al posteriore, come invece vorrebbe la legge” conclude Zagheni – Questo è un’altro elemento di irregolarità per un autovelox che, in quella posizione, non ha alcun senso”.

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