Cronaca

Il bosco di via Bergamo trasloca nella golena di Casalmaggiore

Un pezzo di bosco che trasloca da Cremona a Casalmaggiore. E’ l’effetto delle norme sulle compensazioni forestali: se demolisci un bosco di qua, devi ricostituirne un altro di là, non importa se in un contesto completamente diverso. E così succede che 2500 metri quadrati di bosco urbano, per quanto non fruibile, di proprietà dell’Istituto Centrale delle Figlie di San Camillo, di fianco alla clinica, si trasformino in 5000 metri quadrati di piantumazioni in area golenale a Fossa Caprara nei pressi di Casalmaggiore. Il via libera al taglio è arrivato alcuni giorni fa dal servizio Agricoltura della Provincia, dopo aver  ricevuto il consenso della commissione del Paesaggio dello stesso ente. La Sovrintendenza per i Beni Architettonici e Paesistici di Brescia, invece non ha espresso nessun parere. L’autorizzazione provinciale cita “la volontà del richiedente, di optare alla realizzazione diretta delle opere di compensazione forestale, come previsto dalla D.G.R. 675/’05, sull’area data in disponibilità dal Comune di Casalmaggiore e in gestione al Consorzio Forestale Padano, censita al fg. 69 mapp. 57, per un’estensione di 7500 mq, superficie maggiore rispetto ai 5000 mq previsti dal rapporto di compensazione di 1 a 2 determinato dalla succitata D.g.r. e dal PIF ”. Taglio e ripiantumazione dovranno aver luogo entro il 31 marzo 2015: per il primo si attende che siano perfezionati gli aspetti finanziari dell’operazione, in particolare la firma di una fidejussione di 53.372,22 richiesta al’istituto delle Figlie di san Camillo con scadenza a sette anni e sei mesi, a garanzia della realizzazione delle opere di compensazione forestale.

Ad occuparsi di taglio e ripiantumazione sarà il Consorzio Forestale Padano, partecipato da enti pubblici (tra cui i due comuni interessati) e soggetti privati, che nell’area golenale di Fossa Caprara sta portando avanti da anni un progetto di riforestazione. A Cremona pare che non vi fossero superfici disponibili. “Noi abbiamo terreni che ci interessava ripiantumare – spiega il capo dell’ufficio tecnico del Consorzio Francesco  Sarzi -.  Il nostro scopo è quello di rendere fruibili al pubblico le aree che andiamo a ripiantumare. Molto è già occupato dall’agricoltura, ma vi sono alcune province in Lombardia che neppure hanno spazi disponibili, ad esempio nel caso dei tagli effettuati per lasciare spazio alla Brebemi”. Ancora da chiarire se l’area interessata alla compensazione  sarà in rapporto di 1 a 2 o di 1 a 3 rispetto al taglio lungo via Bergamo. Certo invece che le nuove essenze saranno tutte  autoctone, sia ad alto fusto che arbustive. Tra i primi ci saranno aceri, olmi, querce, aceri campestri; tra i secondi: cornioli, biancospini, ‘pallon di maggio’, sanguinelli. Al posto del bosco che verrà tagliato a Cremona sorgeranno invece parcheggi e aree a servizio della clinica.

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