Cronaca

Forze dell'ordine e vigili del fuoco, il giorno della grande protesta

Anche a Cremona, come nel resto del Paese, è stato il giorno delle astensioni dal lavoro e delle assemblee sindacali indette per personale di vigili del fuoco, polizia, polizia penitenziaria e forestale. “Non ci fidiamo delle promesse fatte dai politici sul miglioramento delle condizioni lavorative e di vita degli operatori del comparto sicurezza e dei vigili del fuoco. Per questo, pur prendendo atto degli impegni presi dal Governo, impegni però finora rimasti solo annunci e senza nessuna garanzia, restiamo mobilitati e in stato di agitazione permanente”. E’ quanto si legge all’inizio di una nota diramata dai sindacati organizzatori delle iniziative (riuniti nella Consulta sicurezza) Sap (polizia), Sappe (polizia penitenziaria), Sapaf (polizia ambientale forestale) e Conapo (vigili del fuoco) dopo assemblee durate tre ore (dalle 11 alle 14, garantiti i servizi essenziali). La nota è firmata dai quattro segretari provinciali delle sigle sindacali, Epicoco Epicoco, Giuseppe Russo, Giovanni Purcaro e Giorgio Folleghi.

“Durante le affollate assemblee, alle quali hanno partecipato moltissimi aderenti alle organizzazioni sindacali firmatarie, sono stati illustrati i temi all’ordine del giorno e che hanno visto protagonisti i Sindacati Autonomi aderenti alla Consulta Sicurezza sin dall’inizio di quest’anno”, fanno sapere i quattro sindacati.

“E’ stato trattato – si legge – il tema dell’opposizione alla chiusura di 267 presidi di polizia tra cui quasi tutti gli Uffici della Polizia Postale e la battaglia per la riforma della sicurezza e la riduzione del numero di forze di polizia”. “L’unificazione delle Forze di Polizia – prosegue la nota – è peraltro stato il tema degli ultimi due congressi Nazionali del S.A.P. e riteniamo che finché non si metterà mano seriamente ad una razionalizzazione delle risorse e ad una riforma reale della sicurezza tutte le chiacchiere rimarranno solo slogan vuoti e senza significato. A tale proposito il S.A.P. e la Consulta Sicurezza hanno lanciato l’operazione #piazzapermanente in tutta Italia promuovendo una raccolta firme per riformare la sicurezza e ridurre le forze di polizia. Un Camper sta attraversando l’Italia per raccogliere le firme e il 17 ottobre sarà anche a Cremona dove, come Consulta Sicurezza, chiederemo di votare per la petizione anche sul sito www.poliziaunita.it”.

“Durante l’assemblea si è parlato poi – spiegano i sindacati – della necessità delle tutele funzionali degli operatori, troppo spesso accusati di violenze o prepotenze e per il quale il S.A.P., sin dal 2013, ha lanciato la campagna delle spy pen, realizzate anche a Cremona e a seguito del quale, nel maggio 2014, il Viminale ha avviato la sperimentazione delle telecamere sulle divise degli operatori dei Reparti Mobili”. “Nell’estate appena trascorsa, sempre il S.A.P., ha avviato il tour della legalità con alcuni Camper, con una rappresentanza anche cremonese, che si sono recati in Val di Susa per denunciare senza troppi giri di parole, le vergognose condizioni di lavoro dei colleghi impiegati nei servizi di ordine pubblico per le manifestazioni relative alla TAV”.

Per quanto riguarda lo “sblocco delle risorse per il cosiddetto Tetto Stipendiale, che fa sì che tutto il personale abbia gli stipendi bloccati dal 2010 comprese le promozioni e progressioni di carriere e gli assegni funzionali (per cui un operatore promosso alla qualifica superiore continua a percepire lo stipendio della qualifica inferiore con maggiori responsabilità e mansioni più gravose) occorre fare alcune precisazioni. La normativa vigente prevede che tale blocco sarebbe dovuto durare fino al 31.12.2014 sbloccandosi automaticamente, dopo 4 anni, dal 1° Gennaio 2015. Tale norma, già esistente, deve quindi essere esclusivamente finanziata”. Ma una doccia fredda è arrivata “nei primi giorni di settembre 2014 direttamente il Ministro Madia che annunciava, peraltro confondendo il rinnovo dei contratti, pure quello fermo dal 2009, con il Tetto Stipendiale: “In questo momento di crisi le risorse per sbloccare i contratti a tutti non ci sono. Anche nel 2015 le buste paga rimarranno bloccate”.

“Nei giorni scorsi – si legge più avanti – un incontro tra i Ministri interessati, è stato seguito dagli ennesimi annunci sulla stampa e sui social network nei quali gli stessi affermavano in maniera un po’ improvvida di aver reperito le risorse per sbloccare il Tetto retributivo. Gli annunci venivano seguiti da una Campagna di Stampa nella quale quasi tutti i Sindacati del Comparto ed i Cocer ‘cantavano vittoria’ additando la Consulta Sicurezza come l’unica a non aver sottoscritto gli accordi, evitando di dire però che non c’è alcun accordo da sottoscrivere bensì da finanziare ciò che una Legge già prevede a decorrere dal 1° gennaio 2015. Come Sindacati Autonomi abbiamo evitato di gioire prendendo atto delle dichiarazioni del governo in merito al reperimento di risorse, che vanno peraltro nella direzione di quanto richiesto fin dal 27 agosto con la manifestazione ‘Doniamo il sangue ai cittadini’, ma attendiamo di vedere qualcosa di scritto e di ufficiale, al di là dei comunicati stampa, per esprimere il nostro consenso”.

“Durante le assemblee – sottolineano i quattro sindacato – abbiamo solo denunciato con forza i problemi che affliggono tutto il Comparto e che vogliamo che i cittadini conoscano. Vogliamo che si sappia la nostra reale condizione, quella in cui siamo costretti ad operare, le norme che non ci tutelano nei servizi operativi e rilanciamo la battaglia, targata solo e soltanto SAP, di strumenti come le telecamere e le garanzie funzionali. Denunciamo i rischi per la salute che corriamo, le possibilità di contagio da malattie infettive, la difficoltà, a causa della carenza di uomini e mezzi, a contrastare una delinquenza sempre più organizzata e diffusa, denunciamo un sistema che ci mette con le spalle al muro e un partito anti-forze dell’ordine che è forte in parte del mondo istituzionale, politico, sociale e mediatico”.

Una manifestazione nazionale, nata dai social network, è prevista per la giornata del 24 settembre a Roma, in piazza Ss. Apostoli.

LE DENUNCE CHE RIGUARDANO CREMONA ELENCATE DAI SINDACATI

Come S.A.P. Cremona abbiamo rilanciato le denunce sulle gravi carenze di divise e automezzi della Polizia di Stato in tutta la Provincia già illustrate sulla stampa nei giorni scorsi e sulla carenza di organico che sta rendendo sempre più difficoltoso il controllo del territorio fino a le storiche battaglie su una nuova e decorosa sede per il Commissariato e la Polizia Stradale di Crema e sulla necessità di insistere sul progetto di una “cittadella della sicurezza” che permetta di accorpare tutte le forze di Polizia Cittadine in un unico stabile demaniale.

Come SAPPE Cremona denunciamo la gravissima situazione della Casa Circondariale a causa delle carenze logistiche e di organico che costringono gli operatori a turni massacranti e con strutture inadeguate, a causa del sovraffollamento che di fatto ha reso già vana la costruzione del nuovo padiglione, peraltro già afflitto da carenze strutturali e inefficienze.


Come CONAPO denunciamo da tempo le problematiche del Corpo dei vigili del fuoco per il quale chiediamo l’accorpamento dei dipartimenti (nell’ottica della spending review), il superamento della sperequazione economica e previdenziale verso gli altri corpi di sicurezza dello stato attraverso l’inserimento nel comparto Sicurezza/Difesa eliminando il comparto Soccorso pubblico e Difesa civile, il superamento del precariato statale camuffato sotto il nome di VOLONTARIATO nei VVF, secondi in numero di precari solo alla scuola, tenendo conto che il volontariato costa 140.000.000 euro l’anno, senza tener conto delle vestizioni, i DPI ed i corsi di formazione. Denunciamo le gravi carenze del Distaccamento di Crema, al limite dell’agibilità strutturale e sottodimensionata al carico di lavoro (circa 1000 interventi anno) e il paradosso del Distaccamento “volontario” di Piadena, ufficialmente decretato ma mai reso operativo con Il controsenso di avere un’ottima sede, i mezzi disponibili e non avere il personale che possa assicurarne il funzionamento. Anche per i Vigili Volontari mancano il numero, le qualifiche e la formazione base dei corsi di auto protezione. Ed allora chiediamo di superare i superare i disservizi convertendo la sede di Piadena da volontaria a permanente o quantomeno mista. Come CONAPO continuiamo a denunciare la scarsità di automezzi idonei e non possiamo che ringraziare le attività commerciali che aiutano il Comando di Cremona continuando a garantire servizi quali riparazioni di mezzi e forniture varie pur senza i pagamenti da parte del Dipartimento che come ben sappiamo avvengono con moltissimo ritardo.

Come SAPAF denunciamo la mancata presenza di strutture idonee per un’amministrazione di Polizia e la mancanza di personale di tutti i ruoli (attualmente 10 operatori in organico) oltre che la mancanza di fondi per la manutenzione dei pochi mezzi a disposizione e degli uffici. Peraltro come Forestali lamentiamo la mancanza di operatori all’interno della Sezione di Polizia Giudiziaria presso il Tribunale di Cremona. Tuttavia, grazie alle quotidiane denunce sulla stampa e sui mezzi di comunicazione, da febbraio ad oggi il consenso nei confronti delle Forze dell’Ordine e dei Vigili del Fuoco è cresciuto notevolmente e oggi il 61 % degli italiani condivide le nostre rivendicazioni nei confronti del Governo e 4 cittadini su 5 considerano i Corpi di Polizia le istituzioni più amate del Paese. Grazie alle nostre denunce i nostri problemi sono ai primi posti dell’agenda di tutte le forze politiche e Il Capo del Governo Matteo Renzi ha lanciato la sfida a Porta a Porta che noi siamo pronti a raccogliere e rilanciare. Chiediamo chiarezza, chiediamo di non essere presi in giro e chiediamo il rispetto della dignità di migliaia di operatori della sicurezza che quotidianamente e con abnegazione lavorano per difendere la democrazia ed i cittadini di questo paese.

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