Politica

Il Pd si spacca: verso un gruppo autonomo in Consiglio

Foto Sessa

Il malcontento da parte di alcuni consiglieri comunali che cova all’interno del Partito Democratico, malcontento per la verità mai sopito e anzi accentuato dopo le nomine Aem e l’elezione della nuova segreteria cittadina, potrebbe sfociare nella costituzione di un gruppo autonomo in Sala Quadri. O quantomeno di una minoranza più strutturata, in seno ai democratici, che voti compatta, anche in disaccordo con la linea democratica. Scelta che potrebbe rivelarsi propedeutica alla formazione di un vero e propro nuovo partito in seno al Consiglio comunale. Tre-quattro sono i consiglieri malpancisti, piuttosto critici con la dirigenza democratica – seppur a microfoni spenti e taccuini chiusi – che manifestano sottotraccia l’intenzione di sganciarsi dal partito democratico.

Altro tema che ha fatto litigare il Pd, la presentazione della mozione, peraltro non ancora discussa e nemmeno calendarizzata, sull’allargamento del poligono di tiro di San Quirico. Una mozione che impegna sindaco e giunta a sostenerlo, seppur senza riferimenti a eventuali finanziamenti. Un progetto complessivo da 6 milioni di euro, ma realizzabile a step con un impegno finanziario di minore entità, almeno in prima battuta. Tutto ciò aveva provocato un terremoto politico, soprattutto a sinistra nella coalizione che sostiene il sindaco Galimberti.

Insomma, carne al fuoco per bisticciare ce n’è. Ogni pretesto è buono; poligono; leadership cittadina (con lo scontro al calor bianco tra Galletti e Poli) e provinciale;A em. E se tre indizi fanno una prova… Anime differenti, correnti, il partito democratico le ha già, ma addirittura un partito nel partito…

Simone Bacchetta

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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