Politica

Fasani (Ncd): 'Maggioranza non vuole che si facciano domande su Aem'

Dalle battaglie in commissione e in consiglio comunale, alle lettere tra avvocati. L’assessore Alessia Manfredini ha fatto pervenire la scorsa settimana, tramite suo legale, al consigliere di Ncd Federico Fasani una lettera in cui lo invita a non attaccarla più personalmente come avvenuto nelle scorse settimane, a proposito del suo atteggiamento nei confronti dell’ex presidente Aem Gestioni Federico Zamboni. Una seconda missiva da parte di uno studio legale è arrivata nella mattinata di oggi sempre a Fasani, anche da parte di Roberto Mazzini, neo – nominato da Gianluca Galimberti nel cda di Aem Spa. In questo caso si parla del viaggio a S. Pietroburgo dello scorso anno, nel quale il sindaco e i rappresentanti del Museo del Vioino avevano presentato Cremona al mondo culturale russo. Mazzini chiede che Fasani faccia una dichiarazione pubblica in cui precisi che “quel viaggio è stato integralmente pagato da quest’ultimo (il sindaco Galimberti, ndr) e soprattutto che la nomina dell’ing Mazzini nel Cda di Aem Spa è frutto unicamente della considerazione e della stima che allo stesso è riconosciuto dalla comunità cremonese per la professionalità del suo agire in campo lavorativo”. Segue l’avvertimento che, se ciò non venisse fatto, Mazzini passerà alle vie giudiziarie a tutela del suo onore e del suo buon nome.

Significato tutto politico quello che Fasani dà alla vicenda: “Non credo che sia un caso che a stretto giro di posta mi arrivino due lettere, da parte di due persone diverse legate all’amministrazione comunale, e con diversi ruoli ma entrambe che vertono sul nodo Aem. Evidentemente al Comune dà molto fastidio che si facciano domande attorno a questa società, la quale finora ha operato a favore della comunità cremonese ma che nel futuro, con le fusioni di cui si parla, potrebbe fortemente veder sminuita la sua capacità di dare risposte pronte ai bisogni di questa città. Il fatto politico chiaro è che questa maggioranza, esauriti gli argomenti a sostegno della propria attività politica, arriva a far scrivere agli avvocati. Questo denota una grande debolezza nel condurre la propria attività all’interno del ruolo istituzionale. Non mi risulta abbiano mandato lettere di questo tipo a chi ha dato appoggio politico, all’interno della stessa maggioranza, a chi ha devastato la città nel corteo del 24 gennaio”. Dunque è Aem il cuore del problema, un argomento “sul cui futuro e delle cui trattative in corso, il sindaco Galimberti non ha mai parlato in consiglio comunale, un sindaco che si comporta come se il patrimonio cremonese fosse solo roba sua”. Fasani rivendica il suo diritto/dovere a porre domande scomode, ricordando “di essere stato votato da 200 cittadini, mentre Mazzini è stato nominato direttamente dal sindaco nel cda di Aem”.

Questa la lettera ricevuta da Fasani da parte di Alessia Manfredini: “La presente in nome e per conto della dott.ssa Alessia Manfredini, la quale mi ha conferito mandato di tutelare i propri diritti ed interessi in merito alla posizione in oggetto. La mia Cliente riferisce che in seguito alle vicende connesse al mancato svolgimento della Commissione di Vigilanza, convocata in modo unilaterale per il giorno 11 marzo 2015 e le conseguenti dimissioni del dott. Zamboni in merito a presunte “pressioni”, che a Vostro dire sarebbero state esercitate dalla dott.ssa Manfredini, è stata fatta bersaglio di una campagna mediatica mai assistita nella città di Cremona, da Voi posta in essere per il tramite di numerose pubblicazioni ed interviste rilasciate ai vari organi di stampa del territorio cremonese. Vi preciso, in particolar modo, che la dott.ssa Manfredini è stata più volte da Voi attaccata sul piano personale con dichiarazioni del tutto inopportune e gravemente lesive della dignità e della onorabilità della mia Assistita, trascendendo dalla normale e legittima dialettica politica che di norma, vi dovrebbe essere tra due schieramenti politici opposti. Ciò posto, Vi comunico che la mia Cliente non tollererà più alcuna ulteriore ingerenza nella sua sfera personale, Né alcun ulteriore attacco personale che verrà posto nei suoi confronti e mi riservo, sin da ora, di valutare il Vostro comportamento presso tutte le competenti sedi per la migliore tutela dei diritti ed interessi della mia Assistita. La presente ha valore anche ai fini dell’interruzione della prescrizione. Impregiudicato ogni diritto”. Dunque si tratta di una sorta di diffida, che riprende le rimostranze già espresse dalla Manfredini in più occasioni, sia nella commissione Vigilanza del 25 marzo, quando ha dato spiegazioni del suo comportamento  nei confronti di Zamboni (spiegazioni non ritenute soddisfacenti da Forza Italia, Ncd e Fratelli d’Italia); sia in consiglio comunale. “Accuse generiche”, afferma Fasani, “quali sarebbero le frasi lesive o oltraggiose? La Mannfredini non lo spiega”.

Per quanto riguarda la questione Mazzini, Fasani ha buon gioco, tramite il proprio avvocato, a controbattere di non poter rettificare nulla a proposito di Mazzini, essendo stato lo stesso sindaco Galimberti (e in altra sede il presidente della Fondazione museo del Violino, Paolo Bodini, pure partecipe al viaggio) ad affermare che la missione a san Pietroburgo era stata resa possibile grazie alle sponsorizzazioni ottenute tramite l’interessamento dell’ingegner Roberto Mazzini (….). “A fronte di una noma prettamente politica e non certo elettiva, non si comprende come possa l’arch. Fasani ricollegare ad una discrezionale scelta dell’amministrazione la citata ‘considerazione’ da parte della cittadinanza. E’ una richiesta inaccettabile, sia perchè l’arch. Fasani non può svolgere sondaggi tra la popolazione, sia soprattutto perchè l’ing Mazzini non è stato scelto dalla cittadinanza cremonese, ma dal sindaco di Cremona….”.

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