Cronaca

Galimberti a 18enni e 'nuovi italiani': 'La Repubblica siamo noi'

Foto Sessa

Il 2 giugno cremonese è proseguito, dopo la cerimonia in piazza del Comune, con l’iniziativa ’2 Giugno – Siamo cittadini’, nel salone dei Quadri, con la consegna della Costituzione e dello Statuto comunale ad alcuni dei neo maggiorenni e degli stranieri che hanno acquisito la cittadinanza italiana a Cremona nel primo semestre del 2015: 244 i primi; 130  i secondi. Hanno partecipato alla consegna della Costituzione e dello Statuto il Prefetto di Cremona Paola Picciafuochi, la Presidente del Consiglio comunale Simona Pasquali, l’Assessore alla Trasparenza e alla Cittadinanza Rosita Viola, autorità civili e militari. L’inno italiano e il sottofondo musicale sono stati eseguiti da Daniele Sartori, giovane chitarrista che ha partecipato al progetto Back to School!. La Costituzione è stata consegnata per sancire simbolicamente il passaggio all’età adulta dei neo maggiorenni e l’acquisizione della cittadinanza, un impegno ad essere cittadini consapevoli dei propri diritti e doveri e delle regole che sostengono la convivenza civile, e lo Statuto comunale per promuovere la partecipazione alla vita cittadina.

Un’iniziativa fortemente voluta dall’Amministrazione come strumento di presa di coscienza e conoscenza dei diritti e dei doveri. “C’è un carta costituzionale che ci unisce – ha detto il  sindaco  Galimberti – ma la carta costituzionale vera è quella che è dentro la mente e il cuore delle persone e dentro la coscienza di una comunità. La Costituzione deve diventare vita nella vita della comunità. Vi chiedo di leggere con calma la Costituzione e di confrontarvi su queste parole, ponendovi sempre una domanda: chi è e cosa è la nostra Repubblica? Nel leggere la Costituzione, troverete individuato ciò che è essenziale per costruire la convivenza. Certamente la scuola, la famiglia, il lavoro, la cultura, la ricerca scientifica, ma anche e soprattutto l’attenzione ai più fragili, alle donne, ai bambini, alle persone che vengono da altri Paesi. Quando una comunità apre gli occhi ed è attenta alle fragilità, costruisce una convivenza migliore per tutti”. “Attraverso le pagine della Costituzione – ha aggiunto il sindaco – ripercorrerete le vite delle persone che l’hanno scritta, che l’hanno conquistata anche con il sangue. Nella Costituzione troverete il binomio fondamentale dei diritti e dei doveri. Ogni cittadino ha dei diritti che vanno tutelati e dei doveri, di tutela dei propri diritti e di tutela dei diritti degli altri. Noi adulti abbiamo bisogno di voi per costruire la comunità: voi che come cittadini entrate a far parte della nostra comunità, insegnateci ad amare la nostra Repubblica e ad avere come stella polare la Costituzione”.

“Importante che i valori della Costituzione passino dalle parole scritte alla vita delle persone – ha aggiunto -. Dipende da noi. Cos’è la Repubblica? E’ importante leggere la Costituzione. Invito anche gli adulti a riprenderla in mano. Nella Carta costituzionale sono presenti questioni chiave. Il lavoro, la famiglia, la scuola, la cultura, la ricerca. E c’è attenzione a chi è in situazioni di fragilità. Ognuno di noi ha diritti e doveri. Sono parole chiave. La domanda in realtà non è cos’è la Repubblica, ma chi è la Repubblica. Siamo noi”.

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