Cronaca

Comune, le tasse non aumenteranno Bilancio oggi in commissione 600mila euro per il polo tecnologico Sociale e istruzione investimenti prioritari

Un bilancio all’insegna del realismo, così ha definito il sindaco Galimberti il documento di programmazione 2015 dopo l’approvazione in Giunta, lunedì scorso e appena prima del passaggio in Commissione Bilancio, oggi pomeriggio. Un bilancio che deve fronteggiare 5 milioni di euro in meno di trasferimenti a vario titolo dallo stato, così suddivisi: meno 1 milione 711mila euro dal Fondo di solidarietà; meno 700mila euro dal fondo Tasi (dimezzato dallo scorso anno); – 900mila euro dalla mini-Imu. A queste voci negative nelle entrate va aggiunta la costituzione di un Fondo obbligatorio da quest’anno per la copertura delle entrate di dubbia e difficilte esigiblità, altri 1.786mila euro.

“Lavoro di squadra, non di un singolo assessore”, ha voluto precisare il sindaco, che ha passato in rassegna i criteri fondamentali alla base del documento: maggiore equità, investimenti e sviluppo, efficientamento dentro e fuori la machina comunale e nuove azioni di reperimento risorse; sostenibilità ambientale. Nessun aumento di tasse, né Imu, né Tasi, né Irpef e diminuzione di tariffe, a cominciare da quella per i rifiuti: meno 563mila euro quest’anno, che diventeranno due milioni di risparmio nell’arco del biennio 2015-2016, rispetto a quanto programmato dal gestore Aem nel precedente piano finanziario per lo stesso periodo.

Dunque, i 5 milioni di fondi statali in meno sembra che verranno ammortizzati da un generale piano di efficientamento del sistema, a cominciare dai nuovi bandi di gara fatti ad hoc per massimizzare i risparmi, al reperimento di fondi europei per i progetti, soprattutto quelli del settore sociale (come già sta avvenendo per le politiche abitative), all’utilizzo dell’avanzo di amministrazione, sia per le spese correnti, sia per quelle in conto capitale. Per la cultura si prevede di intensificare il reperimento di sponsorizzazioni. Il Comune continuerà ad investire sulle università, a differenza di quanto sta avvenendo per due enti in via di ristrutturazione come Provincia e Camera di Commercio e per il 2015 riuscirà a stanziare le stesse cifre dell’anno scorso (non era scontato). “Ma ad una condizione – spiega Galimberti – che gli investimenti sull’università servano da volano per il reperimento di altri fondi sulla base di progetti condivisi tra le università stesse e il territorio. Solo così si riuscirà a mantenere ancorate le sedi universitarie decentrate a Cremona”. Il “Polo del dolce” è uno dei progetti per i quali Comune e università stanno seguendo questa strada. Partendo da un criterio di equità e legalità, il bilancio 2015 punterà su fonti di entrata quali le snzioni da violazione al codice della strada e la lotta all’evasione da tasse e tributo locali.

Volutamente minimal il capitolo lavori pubblici. “Sul fronte investimenti abbiamo scelto di privilegiare il settore sociale e l’istruzione”, ha detto il sindaco.”Inutile mettere in programma opere faraoniche che non si realizzeranno mai, pensiamo a fare manutenzione all’esistente”. Proprio la spesa sociale è una di quelle che vedrà impegnato maggioremente il Comune, visto che da quest’anno Fondazione Città di Cremona non andrà più a finanziare direttamente alcune voci come finora ha fatto. 600mila euro andranno al Polo Tecnologico, finalmente decollato con la vendita di parte delle aree dell’ex macello ai privati del Crit (consorzio di imprese tecnologiche) da parte di Aem Spa e con l’approvazione, proprio nella giunta di lunedì scorso, delle convenzioni urbanistiche. I lavori per opere di urbanizzazione a cura del comune sono praticamente già cominciati.

I servizi a domanda individuale (leggi piscine, impianti sportivi, ma anche le mense scolastiche) aumentano nel loro complesso la percentuale di copertura tramite tariffa, dal 35,18 al 37,71%.

g.b.

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