Cronaca

Problema sicurezza sui binari Ma polizia ferroviaria a rischio chiusura? 'Numero organico inadeguato, di fatto le cose già non funzionano Qui a Cremona servono rinforzi'

Mentre tiene banco la questione sicurezza sui binari ed emerge con chiarezza la problematicità delle linee cremonesi (dopo la pubblicazione delle testimonianze di capitreno e del contenuto di un dossier riservato – vedi link in basso) la polizia ferroviaria è sempre più in difficoltà a causa della carenza di organico. Da ferrovieri e viaggiatori arrivano richieste di rafforzamento del sistema di pattugliamenti nelle stazioni e a bordo dei convogli ma la condizione in cui versa la polfer di Cremona è inadeguata alle esigenze. E negli ambienti del trasporto ferroviario lombardo circola la voce di una futura chiusura del posto polfer alla stazione cremonese, sebbene non nel breve periodo, ma nel giro di un anno o forse più. In questo senso notizie ufficiali non ce ne sono e gli uffici della polfer di Cremona non risultano nemmeno nell’elenco stilato a Roma nell’ottica di un piano di razionalizzazione che include uffici di polizia destinati a chiudere tra qualche mese (nell’elenco c’è la polizia postale di Cremona). Il lento ridimensionamento del distaccamento locale, sceso dalla fine dell’estate scorsa a sole sei-sette unità (dalle 12 previste), e i mancati rinforzi nonostante i ripetuti solleciti, vengono però letti nell’ambiente del trasporto ferroviario come una conferma di questa indiscrezione.

Attualmente gli agenti non riescono a coprire tutti i turni a causa del numero esiguo di unità a disposizione. E la crescente richiesta di sicurezza e di pattugliamenti non può che rendere le cose ancora più difficili. Inoltre considerando le ferie estive, i riposi e le possibili assenze per malattia, la situazione peggiorerà ulteriormente nelle prossime settimane.

“Notizie di una chiusura del posto di polizia ferroviaria di Cremona non ne abbiamo, certo è che di fatto con l’organico che ci hanno lasciato gli uffici centrali è come se lo chiudessero, non è funzionante come dovrebbe”, dichiara Gianluca Epicoco, segretario provinciale del sindacato di polizia Sap, sentito sull’argomento. “Ormai – dice – è arrivata l’estate e ci sono da considerare le ferie. La situazione sarà sempre più difficile. L’età media, poi, è molto elevata. Nel giro di un paio d’anni altra gente potrebbe lasciare, andandosene in pensione. A maggio c’è stata una tornata di trasferimenti in tutta Italia in polizia. Considerando tutte le specialità della polizia di Cremona, qui dalle nostre parti non è arrivato nessuno e c’è stata invece una partenza, un collega della polizia stradale di Pizzighettone andato a Piacenza. Quindi la situazione, complessivamente, si è fatta ancora più complessa. In autunno è prevista un’altra tornata di trasferimenti. Speriamo cambi qualcosa. Anche per la polizia ferroviaria”.

Michele Ferro
redazione@cremonaoggi.it

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