Cronaca

Rifugiati, opposizione: 'Tanti italiani non vengono aiutati'

Da sinistra: Viola, Ventura, Amore (foto Sessa)

Il tema dell’immigrazione torna a scatenare le polemiche in consiglio comunale. In discussione una mozione del consigliere Marcello Ventura (Fratelli d’Italia), “in merito agli sviluppi e delle azioni concrete messe in atto da Nazareth Società Cooperativa sociale onlus e Servizi per l’accoglienza Società Cooperativa Sociale onlus quali realizzatori del progetto Sprar che si occupa di gestire i rifugiati richiedenti asilo nella fase successiva alla prima accoglienza”.

Ventura fa riferimento al rafforzamento del progetto Sprar, “stanziando euro 1.213.654 da erogare alle due cooperative che si occupano di gestire l’accoglienza a Cremona” si legge nella mozione. “In particolare a Cooperativa Nazareth andrà un finanziamento di euro 440.065 ed euro 773.589 all’altra cooperativa”. Per finanziare il progetto, “il Comune di Cremona, lo scorso 18 ottobre, ha presentato al Ministero dell’Interno la domanda di contributo relativa alla ripartizione delle risorse iscritte nel fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo. Tale progetto è risultato 110 nella graduatoria nazionale”.

“Si impegna il Sindaco e la Giunta: ad illustrare gli sviluppi e le azioni concrete messe in atto dalle due cooperative quali realizzatori del progetto Sprar, con particolare attenzione a minori stranieri non accompagnati, all’integrazione sociale e lavorativa dei rifugiati, all’assistenza sanitaria e legale”.

Moltissimi gli interventi in consiglio comunale. A partire da quello del consigliere Carpani (leggi l’articolo) che ha creato notevole scompiglio. “La falsa accoglienza è solo un business per chi la fa” ha evidenziato, chiedendo “come vengono utilizzati i soldi, quei 35 euro al giorno che vanno a chi fa accoglienza, all’interno del progetto Sprar”.

“Non confondiamo il progetto Sprar con altre cose – è intervenuto il consigliere Luigi Amore, prendendo le parti dell’amministrazione. “Questo progetto prevede controlli delle persone che vengono accolte. Se chiudessero casa dell’accoglienza e cooperative vorrei vedere cosa farebbe chi amministra. Non accetto che si infanghi chi lavora in silenzio: chi ruba sono ben altri”.

“E’ vero che si parla di povera gente – ha aggiunto Giorgio Everet (FI) -. Ma la cosa vergognosa è che su queste persone c’è chi fa business da milioni di euro”.

“Compito della politica non mettere la testa sotto la sabbia  – evidenzia Ferruccio Giovetti (FI) -. Tutti in città si domandano perché vi siano cittadini cremonesi che dormono in macchina, sotto i ponti o in una roggia. Nessuno si è preoccupato di trovargli un alloggio. Nel momento in cui arrivano persone provenienti dall’altra parte del Mediterraneo nessuno ha mosso un dito.
Va  benissimo che ci si sia attivati per ospitare questi profughi, trovandogli una collocazione in pochi giorni. Non dimentichiamoci però che ci sono povertà che provengono da sotto il Comune. E a queste persone non abbiamo dato spazio”.

“Sabato mattina, durante il nostro presidio a Picenengo, – ha infine detto Alessandro Carpani, Lega Nord – una signora ci ha raccontato che dopo 35 anni di matrimonio lei e suo marito hanno dovuto tornarsene a vivere con i propri genitori perché entrambi disoccupati e non possono più permettersi di restare in una casa popolare”.

LA RISPOSTA DELL’ASSESSORE ROSITA VIOLA – “Il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (c.d. Sprar) è stato istituito con la Legge n. 189/2002 (c.d. Bossi-Fini, Capo II – Disposizioni in materia di asilo – art. 32). Attraverso la stessa legge il Ministero dell’Interno ha istituito la struttura di coordinamento del sistema (c.d. Servizio Centrale) affidandone la gestione tramite convenzione all’Anci. Il Comune di Cremona in data 18 ottobre 2013 ha presentato al Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà Civili e per l’Immigrazione – Direzione Centrale dei Servizi Civili per l’Immigrazione e l’Asilo la domanda di contributo relativa alla ripartizione delle risorse iscritte nel Fondo Nazionale per le Politiche e i Servizi dell’Asilo, convertito con modificazioni con la Legge n. 39/1990, introdotto dall’art. 32 della Legge 189/2002, per il triennio 2014/2016 (adulti e famiglie). Il suddetto progetto vedeva la Società Cooperativa Sociale onlus Nazareth e la Società Cooperativa Sociale onlus Servizi per l’Accoglienza quali soggetti attuatori. Il progetto è stato approvato in data 29 gennaio 2014 (11° posto come da graduatoria ministeriale). Il progetto presentato dal Comune di Cremona è stato approvato per 34 posti con un importo di poco più di 500 mila euro ogni anno.

La domanda di contributo presentata prevedeva, obbligatoriamente, di segnalare anche la disponibilità di posti aggiuntivi per l’attivazione dei quali trova applicazione quanto previsto dall’art. 6, comma 5 del Decreto Ministeriale 30 luglio 2013 – “Modalità di presentazione delle domande di contributo da parte degli Enti Locali che prestano servizi finalizzati all’accoglienza dei richiedenti e dei titolari di protezione internazionale ed umanitaria, triennio 2014/2016. Linee guida e modelli di domanda”. Con nota del 16 giugno 2014 il Servizio Centrale ha comunicato l’importo assegnato al Comune di Cremona per 13 posti aggiuntivi relativi ai progetti ordinari Sprar 2014 con un contributo complessivo assegnato pari a 90.230 euro (per il periodo 31 maggio / 31 dicembre 2014) che fa riferimento a 35 euro al giorno a persona, Iva inclusa, e non è comprensivo di cofinanziamento (non previsto per i posti aggiuntivi).

Il progetto per categorie ordinarie del Comune di Cremona è realizzato in collaborazione con i due Enti attuatori, in particolare la Società Cooperativa Sociale onlus Nazareth si occupa dei nuclei familiari e la Società Cooperativa Sociale onlus Servizi per l’Accoglienza si occupa di adulti singoli.

I posti finanziati sono 34 a cui si aggiungono 13 posti per un totale di 47. Nel dettaglio: 24 posti adulti singoli; 10 posti per persone appartenenti a nuclei familiari; 13 posti aggiuntivi per adulti singoli.

Il progetto per le attività di accoglienza utilizza in prevalenza appartamenti e un centro collettivo collocati in città. Una sola struttura si trova fuori dal Comune di Cremona, nel territorio di Casalmaggiore.

Nel progetto adulti ordinari sono attualmente in carico: 2 nuclei familiari, per un totale di 7 persone (le famiglie sono di nazionalità egiziana e siriana); 2 donne sole, di cui una con minore a carico, di nazionalità nigeriana; 30 uomini singoli, collocati in differenti appartamenti della città. Le nazionalità rappresentate sono le seguenti: Afghanistan, Bangladesh, Egitto, Gambia, Ghana, Guinea, Iran, Iraq, Mali, Nigeria, Pakistan, Senegal, Siria. I beneficiari hanno un’età compresa fra i 20 ed i 30 anni e provengono pressoché tutti dagli sbarchi di Lampedusa. Alcuni sono stati inseriti su segnalazione ministeriale, altri sono stati inseriti tramite lo strumento della segnalazione al Servizio Centrale dello Sprar per l’inclusione di richiedenti asilo e rifugiati già presenti sul territorio della città.

Il Servizio Centrale fornisce informazione, consulenza, monitoraggio e supporto tecnico agli Enti Locali. Annualmente monitoraggio in loco, contatti costanti. Banca dati. E’ importante far presente che l’Ente Locale partecipa al tavolo di Coordinamento Regionale sull’Asilo (a breve adesione formale), il quale si riunisce mensilmente con la finalità di mantenere attiva la rete dei Comuni che si occupano delle tematiche dell’asilo, anche in funzione di una sistematizzazione di procedure / modalità di accoglienza, nonché per la creazione e l’implementazione di standard regionali di presa in carico. Oltre all’operatore referente del Comune di Cremona, partecipano al tavolo anche i rappresentanti degli enti gestori”.

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