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'Pomì, finali Champions occasione storica: istituzioni valorizzino il territorio'

“Le istituzioni si impegnino per valorizzare il territorio in vista della fase finale di Champions League di volley femminile a cui parteciperà la Pomì. Anche se le gare saranno a Montichiari si tratta di un’occasione storica”. E’ l’appello lanciato da Silvio Lacchini, imprenditore cremonese del settore alberghiero.

Tre squadre turche sono in gioco attualmente in Champions League e presumibilmente almeno una arriverà nella fase finale: l’anno scorso alle final four di Cannes erano presenti tremila tifosi turchi. Probabilmente arriverà alla fase finale di quest’anno anche una squadra russa. Una possibilità può essere quella di creare dei servizi di trasporto con autobus per collegare Cremona a Montichiari.

“L’opportunità dello svolgimento della fase finale di Champions League di pallavolo femminile a Montichiari con la partecipazione della squadra che rappresenta la nostra provincia (Casalmaggiore/Cremona) è una di quelle opportunità che capitano raramente nella storia di una piccola destinazione/città d’arte come Cremona”, scrive in una lettera aperta l’imprenditore. “E questo – aggiunge Lacchini – è per indubbio merito della Pallavolo Pomì Casalamaggiore: diciamolo chiaro, sono gli atti eroici che ogni tanto le organizzazioni sportive italiane ci regalano, inaspettatamente, ma con una storia alle spalle immagino di rara passione ed organizzazione”.

Prosegue la lettera: “Questi eventi, seguiti da tifosi e media, in certi sport per avere luogo devono essere lautamente pagati, da sponsor privati oppure da enti territoriali. Questo avviene nello sci alpino dove, ad esempio, per fare svolgere una gara di slalom di Coppa del mondo, la regione Trentino Alto Adige e sponsor privati versano centina di migliaia di euro alla Fis per ottenere l’evento. Per valorizzare la destinazione poi le riprese televisive vengono corredate di adeguati servizi incentivanti alla visita con indubbie ricadute commerciali positive. Questa premessa è perché mi auguro che questo evento, che non è stato pagato ma ottenuto solo per vie sportive e di merito, sia un’occasione, da parte delle istituzioni preposte, comunali e sportive, affinché si possa riuscire a valorizzare anche il territorio. Il territorio si impegni e venga coinvolto in modo opportuno e moderno per riuscire in questo intento”.

“Questo obiettivo- conclude Lacchini – credo che sia possibile anche se le gare verranno disputate a 50 chilometri da Cremona, e non nel nostro angusto palazzetto che non è né al passo dei tempi né al passo con la crescita delle nostre società sportive (anche la pallacanestro), che stanno onorando la città con gestioni e prestazioni a livello nazionale e internazionale eccellenti, e che meriterebbero aiuti concreti”.

Il Comune, attraverso una nota, dichiara: “La Cev ha rilevato impedimenti tecnici oggettivi che non consentono lo svolgimento della finale della Champions al PalaRadi, indipendentemente dalla volontà sempre dimostrata dall’Amministrazione di favorire lo svolgimento della competizione europea a Cremona. Siamo già in contatto con la società per studiare insieme collegamenti e sinergie tra Cremona e l’evento per valorizzare comunque la città che dall’anno scorso ospita con grande entusiasmo la Pomì Casalmaggiore, grazie all’impegno delle società che giocano al Palaradi e al grande lavoro congiunto dell’amministrazione e degli uffici del Comune in stretta collaborazione con le società stesse”.

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