Cronaca

Alla canottieri Baldesio Ferraroni vince su Sanfelici

Dopo settimane di tensioni all’interno della società canottieri più antica di Cremona è arrivato il giorno delle votazioni. Centinaia i soci che si sono messi in coda fin dall’apertura delle operazioni di voto che si sono svolte nel palazzetto della società, con una affluenza che non si era mai vista. Circa 1200 persone alle urne, oltre un terzo dei soci.  Due le liste contrapposte, quella del presidente uscente Francesco Sanfelici che ha proposto per il consiglio un  gruppo di soci giovani e motivati, e quella dell’ex presidente Mario Ferraroni che, dopo due mandati e dopo aver ceduto lo scettro al suo vice, appunto Sanfelici, è tornato a riproporsi sollecitato da un gruppo di soci. E’ stata proprio quest’ultima lista a portare a casa la vittoria. Lunedì 2 maggio Ferraroni presiederà il suo primo consiglio, con l’attribuzione degli incarichi. Ecco l’esito dello scrutinio, che elegge il presidente e i nove consiglieri: Montagni Marco (708 voti), Ferraroni Mario (636 voti); Tavella Tomaso (621 voti); Arisi Stefano (587 voti), Tenca Renzo (577 voti), Del Bon Gianfranco (531 voti), Croce Carlo (501 voti), Romagnoli Giancarlo (500 voti), Ferrari Luigino (483 voti).

L’assemblea è stata anche l’occasione per premiare alcuni atleti della società che hanno ottenuto importanti risultati sportivi. Sono stati assegnati la targa Ivano Lussignoli ad Antonio Ciboldi per la canoa; il trofeo Fanetti – Boni a Chiara Rambaldi e Simone Bernocchi per la Canoa, Federico Scotti e Vanessa Cavagnoli per il nuoto, Marcello Caldonazzo per il canottaggio e il trofeo Parolini ad Emma Fanfoni per il nuoto.

Mentre le giovani promesse della Baldesio si sottoponevano alle foto di rito, proseguivano le operazioni di voto, con oltre mezz’ora di attesa in coda per il controllo dei documenti e delle deleghe, consentita una sola per ogni socio, e poi la votazione. L’esito delle votazioni sarà reso noto soltanto in serata, ma quello che sembra certo, visto l’orientamento dei soci, è che dall’urna uscirà un consiglio misto formato cioè da consiglieri di entrambi gli schieramenti che dovranno poi eleggere a maggioranza il prossimo presidente.

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