Economia

Siglato l'accordo quadro sulla detassazione tra Industriali e sindacati

A seguito dell’emanazione del Decreto del Ministro del lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, del 25 marzo 2016 (che ha dato attuazione alle disposizioni in materia contenute nella legge di stabilità per il 2016), e della pubblicazione della circolare n.28/E del 15 giugno 2016, dell’Agenzia delle Entrate (redatta d’intesa con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali), il 14 luglio 2016 Confindustria e Cgil Cisl e Uil hanno sottoscritto un accordo interconfederale in materia che ha il principale obiettivo di consentire anche alle imprese prive di rappresentanze sindacali di erogare premi di risultato aziendali, collegati a incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione, che potranno essere assoggettati al trattamento fiscale agevolato.

Sulla base di questo accordo interfconfederale viene siglato un accordo territoriale tra Associazione Industriali Cremona e la Cgil Cremona, la Cisl Asse del Po, Cremona, Lodi, Mantova, la Uil Cremona, Mantova, come fonte per poter accedere ai benefici fiscali collegati ai premi di risultato. Le imprese aderenti al Sistema di rappresentanza di Confindustria, aventi sede legale e/o operativa nella provincia o nel territorio di Cremona, nelle quali non è costituita la Rsu (o la Rsa), in caso di stipula di accordi aziendali con le organizzazioni di categoria di Cgil, Cisl, Uil, si avvalgono dell’assistenza delle associazioni aderenti al Sistema di rappresentanza di Confindustria aventi competenza sindacale cui aderiscono o alle quali conferiscono espresso mandato.

In alternativa al punto precedente, le imprese associate (o che conferiscono espresso mandato alle associazioni aderenti al Sistema di rappresentanza di Confindustria aventi competenza sindacale) nelle quali non è costituita la Rsu (o la Rsa), per poter applicare l’agevolazione fiscale, opereranno conformemente a quanto pattuito, fermo restando che l’applicazione del presente accordo territoriale, in entrambi i casi fin qui previsti, esplica i suoi effetti nei confronti di tutti i dipendenti dell’impresa, anche se occupati presso sedi o stabilimenti situati al di fuori della provincia o del territorio di Cremona.

L’accordo, dunque, non introduce un terzo livello di contrattazione che eroga voci retributive “territoriali” ma affida alle parti sociali del territorio un ruolo propulsivo per guidare, in particolar modo le Pmi, verso l’introduzione di forme di salario variabile legate ai risultati aziendali. Pertanto, le imprese associate applicheranno le agevolazioni fiscali, nei limiti ed alle condizioni previste dalla normativa vigente, agli importi dei premi di risultato erogati a seguito del raggiungimento di un effettivo miglioramento dell’indicatore o degli indicatori adottati, anche in via alternativa, dall’impresa stessa, come individuati al punto precedente, rispetto al risultato registrato dallo stesso indicatore o dagli stessi indicatori nell’anno precedente o, comunque, nel periodo congruo.

Le parti firmatarie del presente accordo istituiranno un comitato composto da un rappresentante di ciascuna delle organizzazioni sindacali e imprenditoriali firmatarie che avrà il compito: di valutare la conformità al presente accordo dei contenuti della comunicazione trasmessa; di valutare l’andamento dell’attuazione dell’accordo territoriale.

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