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Debacle Pomì a Manila: vittoria dell'Eczacibasi per 3-0

POMI’ CASALMAGGIORE vs ECZACIBASI VITRA ISTANBUL

Pomì Casalmaggiore: Bacchi, Lloyd, Peric, Sirressi (L), Turlea, Gibbemeyer, Bosetti, Gibertini (L), Guerra, Fabris, Stevanovic, Tirozzi, Susic. All.: Giovanni Caprara.

Eczacibasi VitrA Istanbul: Kuzubasioglu, Boskovic, Akoz, Daher Pallesi, Baladin, Adams, Klicli, Larson, Ozdemir, Yilmaz, Kosheleva, Arisan, Demir, Ognjenovic. All.: Massimo Barbolini.

ARBITRI: Jang (Cin), Rolf (Usa).

MANILA (Filippine) – La Pomì Casalmaggiore ha lasciato il Diamonds Hotel di Pasay alle ore 14,30, per evitare il traffico terribile di Manila e raggiungere di gran carriera la Mall of Asia Arena. Sorrisi tirati, auricolari nelle orecchie, poche chiacchiere e una tensione crescente hanno accompagnato le rosa di coach Caprara sin nel cuore del palazzetto del mondiale. Consegnate le nuove maglie alle giocatrici, Casalmaggiore si è finalmente vestita di rosa ed ha potuto fare il proprio ingresso nell’arena: l’esordio alla Fivb Women’s Club World Championship, contro l’Eczacibasi dell’ex Barbolini, sta per iniziare. E in tribuna, i tifosi della Pomì hanno già preso posto con tanto di striscione. Anche a 17mila chilometri di distanza, si prova a giocare in casa.

PRIMO SET – Il primo punto del mondiale è di Valentina Tirozzi, capitano che ha stretto i denti per esserci. Con Thaisa e Boskovic le turche ribaltano. Il primo video check manda in tilt i moviolisti che prima danno ragione a Casalmaggiore per un tocco del muro Eczacibasi su Tirozzi, poi si ravvedono generando le prime discussioni. Fabris fa 2-4, Stevanovic in fast fa 3-5. Il muro funziona al centro e Boskovic, in diagonale, non trova il perimetro. Kosheleva inziia a farsi sentire con l’8-6, Larson allarga la forbice col 10-6. Monster block prima su Fabris poi su Tirozzi: Sul 7-12 è coach Caprara a chiedere il primo time out. Le braccia di Jovana Stevanovic, the wall, iniziano a schermare le turche e complice un’invasione nemica, la Pomì risale a -2: 11-13 e time out Barbolini. Punto campale di Fabris in coda ad una continua rincorsa: è il prologo al pareggio, che arriva sul 13-13. Poi Thaisa decide di prendere l’ascensore e in fast rimette avanti l’Eczacibasi. La lotta di nervi si gioca anche a suon di video check: il 14-15 è tutto rosa, ma quando Ognjenovic smarca Boskovic dal muro, si è già sul 14-17. La pipe di Fabris e un tocco di seconda di Lloyd non bastano per evitare la fuga turca: due ace di Boskovic inchiodano il 16-24.  Un errore in battuta di Lloyd chiude il primo set: 17-25.

SECONDO SET – Trascinate da una straripante Boskovic, le ragazze di Barbolini prendono il largo. L’ace di Kosheleva basta a Caprara per chiedere il primo time out sul 3-8. Larson firma il 6-11. Con Gibbemeyer la risalita rosa porta il parziale sul 10-12. Ancora l’americana, ancora Boskovic: 11-14. Un’infrazione turca, più un mani-fuori su Tirozzi fanno 14-16. Boskovic mura Bosetti, Lloyd non riesce a replicare su Larson: 16-20. Thaisa domina al centro e con fast prima e muro poi consegna all’Eczacibasi sei palle set: al primo colpo, Adams batte cassa, 18-25 e 02 turco.

TERZO SET – Fabris prova a tenere in corsa la Pomì, che sull’1-2 cambia Bosetti con Guerra, presto a segno per il 2-3. Dentro Gibertini per Sirressi. Casalmaggiore resta fallosa in battuta e fatica in ricezione: l’Eczacibasi prende il largo e sul 5-9 coach Caprara chiama il time out. Guerra rallenta lo scatto turco, Kosheleva in pipe e Boskovic a muro rimettono le neroarancio sul +5. Fuori Lloyd dentro Peric, che ha un ottimo impatto col match: fast per Gibbemeyer vincente ed ace immediatamente successivo: 10-13. I tentacoli di Thaisa arrivano ovunque, uniti alle imprecisioni rosa fanno 10-16 e time out Caprara. Con l’ace di Guerra arriva il -4 Pomì. Poi, ecco tornare in cattedra il tiro mancino dell’Eczacibasi, Boskovic: 13-21 con bordata dalla battuta che trova nel nastro l’alleato migliore. Casalmaggiore si consegna alle turche e una pipe di Fabris non basta per riaprire i giochi: chiude Thaisa, finisce 15-25 e 0-3 Eczacibasi.

(Dal nostro inviato Simone Arrighi)

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