Cultura

La biblioteca del Manin apre le porte ed entra nella Rete Bibliotecaria cremonese

In mattinata, nella Biblioteca del Liceo Statale “D. Manin” il Sindaco Gianluca Galimberti e la dirigente scolastica Mirelva Mondini hanno sottoscritto la convenzione tra il Comune di Cremona e il liceo per l’adesione della biblioteca di questo istituto scolastico alla Rete Bibliotecaria Cremonese. In tale occasione Francesca Moruzzi, coordinatrice della rete Bibliotecaria Cremonese, ha illustrato la progettualità complessiva del sistema bibliotecario provinciale, di cui il Comune di Cremona è ente capofila. La professoressa Raimonda Lobina, referente del progetto biblioteca per il Manin, ha spiegato la specifica progettualità della biblioteca scolastica che aprirà le proprie porte e metterà a disposizione i propri servizi alla cittadinanza, in stretta relazione con la Rete Bibliotecaria Cremonese. La Lobina ha citato le docenti Ilaria Spotti e Pierangela Porcu che collaborano attivamente al funzionamento della biblioteca. Presente anche la volontaria del Servizio Civile Nazionale Arianna Truong, impegnata, tra l’altro, nell’attività di catalogazione dei libri (la biblioteca del Manin ha un patrimonio di oltre 8mila volumi ai quali, grazie alle recenti donazioni, se ne sono aggiunti più di duecento).
Particolarmente soddisfatto di questo ulteriore passo per lo sviluppo della RBC il Sindaco, per il quale le istituzioni culturali devono vivere e rafforzate, e la convenzione con il Manin ne è un esempio. Il Sindaco, dopo avere ricordato l’impegno assunto dal Comune, nel 2014, di diventare ente capofila della Rete Bibliotecaria Provinciale, ha citato i passaggi che si stanno compiendo. La costruzione di una rete bibliotecaria urbana che vede nelle scuole e nel loro patrimonio i principali referenti, e quindi la collaborazione con la Biblioteca Statale, finalizzata a realizzare, insieme alla RBC, un unico polo. Dal canto suo, Mirelva Mondini, dirigente del Manin, ha detto che la convenzione sottoscritta oggi e gli impegni che contiene possono rappresentare un valido modello per altre realtà scolastiche, così da potere valorizzare le rispettive biblioteche e farle diventare luogo di incontro e di scambio culturale.

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