Stralcio strada sud come da mandato degli elettori: il documento della maggioranza
Pieno appoggio delle forze di maggioranza alla linea tenuta dall’amministrazione in merito allo stralcio della strada sud dal Pgt. In una nota congiunta sottoscritta da Pd, Fare Nuova la Città, Sinistra per Cremona – Energia civile e gruppo Misto (consiglieri di maggioranza Fiamma e Chiappani) viene ribadito che “nel programma elettorale con cui ci siamo presentati ai cittadini e con cui abbiamo vinto le elezioni nel 2014 abbiamo messo nero su bianco la nostra posizione: dentro ad un progetto ben definito di città, stralciare l’opera faraonica e irrealizzabile da 15 milioni di euro della Strada Sud a ridosso del parco del Po dal Piano di Governo del Territorio e lavorare per individuare soluzioni di mitigazione del traffico nel comparto di via del Giordano. Abbiamo confermato questa posizione nelle linee programmatiche discusse e votate in Consiglio comunale e nell’ordine del giorno discusso e approvato il 4 luglio 2016. La Giunta e la maggioranza, quindi, stanno facendo esattamente quello che hanno detto che avrebbero fatto e che è noto almeno dalla campagna elettorale. Il referendum che adesso un pezzo della minoranza sta proponendo è, dunque, politicamente strumentale. Non si tratterebbe di un si o un no alla Strada sud, ma di un sì o un no alla previsione della Strada sud, opera di cui si discute da vent’anni, per la quale non ci sono le risorse e che noi giudichiamo non risolutiva rispetto alle problematiche sollevate dai residenti che si troverebbero così in mezzo tra via Giordano e a soli 100 metri la nuova tangenziale, costruita in quello che ora è un polmone verde per la città e peggiorativa per i comparti a ridosso della nuova tangenziale (quartiere Po e area di San Sigismondo). Il Pgt è uno strumento di programmazione, che prevede un percorso partecipativo e che si sta attuando come previsto dalla normativa. Dov’erano i consiglieri di minoranza durante questo percorso? Se si sono “distratti” e non hanno seguito abbastanza il tema, non è che adesso possono forzare il Consiglio Comunale proponendo con urgenza un referendum costoso per la collettività.
Comunque, non ci sottrarremo certo al dibattito e al confronto e anzi promuoveremo ancora incontri informativi sull’opera e sulle conseguenze che essa avrebbe sull’intera città a partire dall’ultimo studio commissionato nel 2012 dalla Giunta Perri e costato alla collettività 200mila euro. Ma soprattutto lavoreremo a fianco dell’Amministrazione, per proporre e attuare soluzioni viabilistiche nel breve e nel medio periodo, per ridurre il traffico in via Giordano che è la vera risposta non ad un comparto, ma all’intera città. Con chiarezza, coerenza e concretezza. Senza prendere in giro i cittadini che sull’opera, alle elezioni e tramite i propri consiglieri eletti, si sono chiaramente espressi”.
I capigruppo delle forze di maggioranza hanno quindi inviato una lettera alla presidente del Consiglio comunale Simona Pasquali, a fronte della richiesta da parte dei consiglieri Federico Fasani e Maria Vittoria Ceraso di un Consiglio comunale urgente con la proposta di deliberazione sul referendum.
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