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Alitalia, il comandante: “Sono emozionato”

“Grazie come sempre di tutto. Questo è un volo storico“. Sono le prime parole del comandante dell’ultimo volo di Alitalia Andrea Gioia che, prima del decollo, ha voluto rivolgere un saluto speciale ai 130 passeggeri a bordo dell’ultimo volo della compagnia da Cagliari a Roma Fiumicino. “Sono molto emozionato e anche molto triste perché nessuno di noi su questo aereo avrà un lavoro” ha detto il comandante di 55 anni con 15mila ore di volo sulle spalle.  

“Sono molto dispiaciuta. Per me, come penso per molti, volare con Alitalia significava sentirsi a casa in ogni parte del mondo. Era una sicurezza. Ora, non so come sarà con Ita. Speriamo bene ma è una storia che lascia l’amaro in bocca”, dice una passeggera. “Era una situazione senza speranza. Quanto è costata l’Alitalia ai contribuenti? Miliardi e miliardi, troppi. Dispiace, quello, si ma non si poteva andare avanti ancora così”, è il commiato dai toni più duri di un altro passeggero. 

Ma per molti residenti sardi c’è anche un’altra preoccupazione. Non solo cala il sipario sulla vecchia Alitalia ma anche sui voli in continuità territoriale dalla Sardegna per il continente che operava la vecchia compagnia e che Ita non farà più. Arriva, infatti, Volotea. E, lamentano molti passeggeri, tutto cambierà. “Avremo tutte le limitazioni di una low cost. Non potremo fare l’accettazione da Fiumicino o da Linate per un altro scalo. Dovremo scendere, prendere il bagaglio , uscire e fare di nuovo l’accettazione e i controlli di sicurezza. Temo che per noi sardi volare diventerà un’odissea” dice un passeggero. 

A mezzanotte la vecchia Alitalia passerà il testimone a Ita, la Newco che partirà domani con 52 aerei e 2800 dipendenti. E’ stato un lungo addio, quello di oggi, ad Alitalia. Questa mattina centinaia di lavoratori si sono radunati in presidio davanti al terminal tre di Fiumicino, organizzato dai sindacati. In tarda mattinata sono arrivati, dopo un tam tam sulle chat e sui social, altre decine di piloti in divisa per salutarsi. Tanta la rassegnazione, la commozione e la rabbia di fronte al peggior epilogo che questa storia potesse avere. Da domani per oltre 7 mila lavoratori c’è solo la cassa integrazione straordinaria e la speranza per alcuni di poter essere richiamati a bordo una volta che Ita prenderà quota. 

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