Chiesa

Tavola di S.Agata e molto altro
Cinque capolavori in pillole

La statua lignea della Madonna del Popolo (Foto Sessa)

Tavola di Sant’Agata – Maestro della Tavola di Sant’Agata. Dalla parrocchia di Sant’Agata in Cremona
Una delle più importanti opere dell’esposizione, per il valore storico, devozionale e artistico. Opera di artista sconosciuto, generalmente noto come Maestro della Tavola di Sant’Agata, realizzata tra fine Duecento e inizio Trecento. Da una base bizantina appaiono cenni naturalistici e realistici, elementi architettonici prospettici e reazioni emotive che rappresentano un singolare esempio di innovazione straordinario per il contesto artistico dell’Italia Settentrionale.

Il motivo ad archi che funge da contorno alla  tavola e circonda le storie della santa, è stato preso come spunto per il logo ufficiale del nuovo Museo.

la tavola di S.Agata

Madonna e S. Giuseppe in adorazione di Gesù Bambino – Bongiovanni de’ Lupi. Dalla parrocchia di santa Maria Assunta e Sigismondo Rivolta d’Adda
Opera di gusto tardo gotico, datata 1480. Altorilievo in legno che rappresenta la Natività con raffinatezze e dettagli insoliti per l’area basso-lombarda dell’epoca.

Madonna e S. Giuseppe in Adorazione di Gesù Bambino di Bongiovanni de Lupi

L’Annunciazione di Boccaccio Boccaccino. Dalla collezione Arvedi Buschini
Parte della collezione di arte sacra di Giovanni Arvedi e Luciana Buschini, in prestito al Museo Diocesano, che le riserva una sala dedicata. La tela, di puro gusto rinascimentale, è una delle migliori espressioni dell’arte del Boccaccino, raffinato artista ferrarese attivo a Cremona nel primo quarto del XVI secolo.

L’Annunciazione di Boccaccio Boccaccino

 

La carità di Sant’Omobono di Giulio Campi. Dalla chiesa di San Pietro Martire di Ca’ de Soresini (San Martino del lago)
La tela (datata 1555) raffigura Omobono Tucenghi, santo patrono della diocesi e della città di Cremona, nell’atto di donare i suoi averi ai poveri. Rappresenta uno dei massimi esempi dell’arte della famiglia Campi, famiglia di artisti cremonesi, espressione eccellente della cultura pittorica cremonese del XVI secolo.

La carità di S.Omobono di Giulio Campi

 

Gesù Cristo nell’orto del Gethsemani –  di Giovanni Battista Caracciolo detto Battistello Caracciolo dalla chiesa della Cattedra di San Pietro a Roma al Vho di Piadena
Composizione di forte carattere drammatico giocata sui contrasti di luce che risentono della profonda influenza di Caravaggio sull’opera del Battistello Caracciolo. Opera datata primo quarto del XVII secolo.

Cristo nell’orto degli Ulivi di Battistello Caracciolo

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...