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Green pass Italia, cos’è la regola delle ‘2G’

L’ipotesi di un lockdown solo per i non vaccinati non convince in Italia, ma di fronte alla crescita dei contagi da covid nel dibattito sale alla ribalta il green pass 2G, ovvero il rilascio del certificato verde – sull’esempio di Austria e Germania – solo per vaccinati (geimpft) o guariti (genesen), escludendo il tampone negativo. La soluzione 2G in Italia si inserirebbe nelle discussioni sulle regole da adottare in caso di eventuali passaggi di regioni in zona arancione o zona rossa.  

LE REGIONI 

Alcune Regioni alle prese con la nuova ondata di contagi da coronavirus sono a rischio zona gialla e misure più restrittive. Di fronte a questa prospettiva i governatori chiedono che queste regole valgano per i non vaccinati e non per chi il vaccino anti Covid lo ha fatto. Riflettori accesi sul Green pass, anche se per ora i criteri per ottenere la certificazione verde non cambiano. 

COSTA 

Sull’ipotesi di più libertà ai vaccinati in caso di passaggio in zona arancione, con maggiori restrizioni solo per i no vax, si è espresso il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa: “Condivido” la proposta dei governatori. “Qualora ci fosse il passaggio in zona arancione, si potrebbe valutare una sorta di differenziazione fra vaccinati e chi non lo è. E’ un percorso che dobbiamo valutare”, ha affermato su RaiNews24. “La maggioranza degli italiani che responsabilmente si è vaccinata – sottolinea Costa – non può subire all’infinito restrizioni a causa di una minoranza che non lo ha fatto”. Piuttosto, Costa si dice “favorevole ad allargare l’obbligo vaccinale per alcune categorie”. Ad oggi, sottolinea, “non c’è sul tavolo la modifica dei criteri di rilascio del certificato verde. Togliere il tampone dal Green pass significa obbligo vaccinale e questo non è un tema sul tavolo”. Insomma, “non c’è un’ipotesi revisione” mentre sulla durata del certificato, che dovrebbe essere accorciata da 12 a 9 mesi, il governo deciderà “nei prossimi giorni”. 

GERMANIA 

In Germania la regioni tedesche hanno già inasprito le restrizioni senza aspettare il governo centrale di Berlino. Dopo la Baviera, che ha imposto il 2G per alberghi e ristoranti e cancellato il mercato di Natale a Monaco, è stato il turno del Nord Reno Westfalia. Anche in questo Land, il più popoloso della Germania, il premier Hendrik Wuest ha imposto il 2G. Per particolari eventi, come quelli legati alla tradizione dell’inaugurazione del carnevale, servirà un “2G plus”, ovvero vaccinai o guariti dovranno esibire anche un tampone negativo. 

AUSTRIA 

In Austria il lockdown per i non vaccinati contro il Covid, scattato lunedì 15 novembre, durerà almeno 10 giorni. Alle persone non vaccinate sarà permesso lasciare le proprie case solo per andare a lavorare, peri i servizi essenziali o per emergenze mediche. Sono previste multe fino a 1.450 euro per chi violerà il lockdown, ad eccezione degli studenti. L’obiettivo del lockdown è di incoraggiare le vaccinazioni e di ridurre i contatti sociali di circa il 30%. Al momento circa il 65% della popolazione è vaccinata. 

NODO TAMPONI 

Secondo Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, “oggi va rivista la modalità di rilascio del Green pass, noi lo rilasciamo come accade anche in Europa, ai guariti, ai vaccinati e ai tamponati. Ma il tampone antigenico è il vero tallone d’Achille in questo momento, nel migliore dei casi non certifica la positività almeno del 30% dei soggetti. Quindi ci sono dei falsi negativi che pensano di essere al sicuro ma entrano in ambienti e infettano, anche qualche vaccinato. Quindi, è una mia idea ma condivisa da altri esperti, dovremmo irrigidire la modalità di rilascio del certificato. Il tampone per avere il Green pass è una misura non adeguata a questa fase epidemica”. 

 

 

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