Pillola anti covid Merck, Bassetti: “Svolta, ma non per tutti”
“La pillola anti Covid della Merck sarà molto utile, secondo me è una svolta”. Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova, esprime all’Adnkronos Salute il suo entusiasmo sul molnupiravir, il farmaco anti-Covid che blocca il virus ai primi stadi di malattia creando “un virus ‘difettoso’, facendolo mutare in maniera anomala”.
La prima terapia domiciliare contro Covid, prevede la somministrazione della pillola per 5 giorni, nei primi giorni dal contagio. “Ci sono criteri molto precisi che ha definito Aifa per utilizzare l’antivirale – spiega l’infettivologo – fondamentalmente molto simili a quelli che usiamo per i monoclonali. Ovviamente – chiarisce – non è che puoi dare la pillola al primo che a 30 anni triplo-vaccinato ha i sintomi, non possiamo pensare che queste pillole da 700-800 euro al giorno vadano nei banchi della farmacia. Devono essere prescritte dallo specialista. Per questo, come i monoclonali, sono gestite dagli ospedali in collaborazione con i medici di base”.