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Covid scuola e rientro, nuove regole. Bianchi: “Obiettivo tornare in sicurezza”

Nuove regole in vista del rientro a scuola e l’aumento dei contagi covid. “L’obiettivo di tutto il pacchetto delle decisioni, in particolare quelle sulla scuola, è tornare nelle aule in presenza e sicurezza”, ha affermato il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ospite del Tg1., all’indomani della stretta varata dal governo. Ci sono misure diverse per gli studenti “perché è diverso il grado di protezione. Per i piccolissimi, da 0-6, sappiamo che non c’è vaccino quindi è necessario proteggerli al massimo, i bambini tra 5 e 11 anni hanno raggiunto l’11% di tasso di vaccinazione, i ragazzi più grandi invece sono molto più avanti, quasi l’84% ha ricevuto la prima dose e il 75% ha già ricevuto la seconda – ha spiegato il ministro – Abbiamo ritenuto per i bimbi tra i 5-11 anni nel caso di un secondo contagio in una classe di far scattare immediatamente la didattica a distanza. Diversa è la situazione dei ragazzi più grandi dove bisogna solo completare l’opera di vaccinazione”. 

”Colgo l’occasione per spingere tutti a vaccinarsi, sia i bambini più piccoli sia i ragazzi più grandi. Per i ragazzi più grandi si è presa una misura uguale a quella presa in tutti i paesi d’Europa ma soprattutto una misura che era già attiva con la circolare del 6 novembre. E’ una sistematizzazione di una azione che era già in corso”, ha concluso. 

Rientro a scuola, le nuove misure
 

Cambiano dunque le regole per la gestione dei casi di positività nelle scuole. Per i più piccoli, ovvero per la scuola dell’infanzia, già in presenza di un caso di positività è prevista la sospensione delle attività per una durata di dieci giorni. Alle elementari, invece, con un caso di positività si attiva la sorveglianza con testing. L’attività in classe prosegue effettuando un test antigenico rapido o molecolare appena si viene a conoscenza del caso di positività (T0), test che sarà ripetuto dopo cinque giorni (T5). In presenza di due o più positivi è prevista, per la classe in cui si verificano i casi di positività, la Dad per la durata di dieci giorni. 

Per quanto riguarda la scuola secondaria di I e II grado, dunque medie, licei, istituti tecnici etc etc, fino a un caso di positività nella stessa classe è prevista l’autosorveglianza e con l’uso, in aula, delle mascherine FFP2. Con due casi nella stessa classe è prevista la didattica digitale integrata per coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni, che sono guariti da più di 120 giorni, che non hanno avuto la dose di richiamo. Per tutti gli altri, è prevista la prosecuzione delle attività in presenza con l’autosorveglianza e l’utilizzo di mascherine FFP2 in classe. Con tre casi nella stessa classe è prevista la Dad per dieci giorni.
 

Terza dose vaccino 12-15 anni, via libera Cts-Aifa
 

Intanto ieri la Commissione tecnico scientifica (Cts) dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha espresso il proprio parere favorevole sulla possibilità di prevedere una dose booster di vaccino anche per le persone di età compresa tra i 12 e i 15 anni. In analogia con quanto già stabilito per la fascia di età 16-17 anni e per i soggetti fragili di 12-15 anni, questo booster dovrà essere effettuato con il vaccino Comirnaty di Pfizer. E’ quanto si legge in una nota dell’Aifa. 

Per quanto riguarda l’intervallo tra il ciclo vaccinale primario e la somministrazione della dose booster, in assenza di dati specifici per questa fascia di età – precisa l’Aifa – la Cts ritiene ragionevole mantenere gli stessi criteri adottati negli adulti. Come in ogni altro caso, i dati di efficacia e sicurezza relativi a quest’ulteriore ampliamento saranno oggetto di costante monitoraggio. Si ribadisce, infine – conclude la nota – che l’obiettivo prioritario della campagna vaccinale resta il completamento del ciclo vaccinale primario per tutta la popolazione eleggibile. 

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