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Morte Taylor Hawkins dei Foo Fighters, cosa sappiamo

(Adnkronos) – Nel corpo del batterista dei Foo Fighters, Taylor Hawkins, sono state trovate marijuana, oppioidi e altre droghe. Lo hanno reso noto gli investigatori colombiani. Hawkins, 50 anni, è morto due giorno fa, in un hotel di Bogotà, dove la band si trovava per suonare in un festival questo fine settimana. I funzionari locali hanno riferito che un’ambulanza è stata inviata all’hotel dopo che un uomo ha riferito di avere dolori al petto. La causa della morte rimane sconosciuta e gli investigatori non hanno detto se il mix di droghe possa aver causato il decesso. Hanno spiegato, invece, che gli investigatori sono al lavoro “per ottenere la piena chiarezza dei fatti che hanno portato alla morte” del musicista. 

La morte di Hawkins è stata annunciata dai Foo Fighters in una dichiarazione sui social, in cui hanno affermato di essere “devastati” dalla perdita e hanno chiesto il rispetto per la privacy della sua famiglia. 

Taylor Hawkins era entrato a far parte della band nel 1997 e, oltre alle sue capacità di batterista, ha partecipato da autore a diverse canzoni della band e talvolta ha anche cantato ai concerti. Dopo la sua morte, i Foo Fighters hanno cancellato le loro date sudamericane. La notizia della morte di Hawkins ha lasciato attoniti i fan, con migliaia di candele accese e un minuto di silenzio fuori dal luogo in cui avrebbero dovuto suonare. Tanti gli omaggi anche dal mondo del rock: Ozzy Osbourne ha detto che Hawkins era “un musicista straordinario” e Mick Jagger ha definito la notizia della sua morte “incredibilmente triste”. 

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