Che fatica questa Italia: ma noi rimaniamo ancora con i Bomber!
(Adnkronos) – Ormai è notizia nota e del tutto (quasi) accettata: la nazionale italiana di calcio ha perso contro la Macedonia del Nord e, dopo Russia 2018, non parteciperà neanche ai Mondiali in Qatar.
“Seguiremo comunque i Mondiali” rispondono quasi all’unisono Emanuele Stivala e Fabio Tocco, i creatori di Che fatica la vita da Bomber, la più grande community social in Italia, con oltre 4 milioni di followers. “Questi mondiali passeranno comunque alla storia, essendo per la prima volta in inverno. Certo senza Italia sarà diverso, ma noi continuiamo a seguire tutti, perché siamo innamorati del calcio”.
Nonostante la sconfitta della nazionale, sui social c’è chi non ha perso il senso dell’umorismo, confermate?
“Sì, il mondo social è anche questo – commenta Emanuele – Ci sono realtà nate con lo scopo di strappare un sorriso e anche noi spesso lo facciamo ma questa volta il sorriso è stato un po’ più amaro”.
“Il compito più arduo per chi come noi vive nei social e con i social – precisa Fabio – è mantenere alta l’attenzione del tifoso senza mai sfociare in discussioni o polemiche e farlo con un meme, una battuta o un video divertente spesso placa la foga calcistica. Quindi nessun contenuto viene mai postato casualmente ma viene scelto con cura e attenzione, specialmente in casi come questi, dove i social vengono usati come contenitore di sfogo”.
Per voi un mondiale senza Italia cosa significa?
“Un mondiale senza la nostra nazionale non è bello, ovviamente. Al tempo stesso è anche vero che non abbiamo mai vissuto un mondiale dal punto di vista di Chefaticalavitadabomber, commentandolo live. A livello professionale per noi rimane uno dei tanti risultati incredibili che stiamo raggiungendo. Dunque, in modo ironico, possiamo dire che non cambia molto. Certo che avere l’Italia avrebbe reso tutto più carico di emozione e responsabilità. Specie dopo l’Europeo che abbiamo vissuto. A questo punto faremo il tifo per l’Inghilterra… o forse no!”.
Parlando di Inghilterra e la risonanza social della sconfitta italiana: non sono mancati gli sfottò di vendetta post Europei. Quali reazioni hanno scatenato i contenuti dello humor inglese? Gli italiani hanno risposto?
Possiamo dire che questa volta ne usciamo sconfitti perché hanno vinto loro… noi italiani abbiamo cercato di sdrammatizzare reagendo abbastanza bene ed accettando gli sfottò, diciamo che ci sta, una volta per uno.
Al momento della “disdetta” della nazionale eravate a Palermo, come inviati Rai. Qual era l’umore dei tifosi fuori dallo stadio? Il malessere italiano si è riversato anche sui social?
“Eravamo molto contenti di essere a Palermo e con la Rai (i CFVB collaborano stabilmente anche con la Domenica Sportiva, ndr). Come si può immaginare, alla fine si respirava un clima di incredulità. Fuori dallo stadio il silenzio e la testa bassa regnavano. Il mantra creato da tante voci che ripetevano la stessa cosa: ‘Non è possibile contro la Macedonia’! Forse in quei momenti nessuno aveva ancora completamente capito che eravamo fuori dal mondiale. Di nuovo. Qualcuno ha provato subito a chiedere se fosse possibile un ripescaggio. Invece, nel prepartita invece la sensazione è stata quella di un’amichevole, diciamocela tutta: eravamo convinti di vincere! E forse la stessa sensazione si è vista anche in campo”.
Parlando della vostra presenza è ormai ufficiale: dai social siete di casa anche in radio e tv insomma vi stanno scegliendo un po’ tutti…
“Il social è e resta il nostro primo amore _ confessano Emanuele e Fabio _ e quello spirito lo portiamo anche sugli altri media. È proprio questo spirito che ci ha consentito di creare Dis-Informazione Sportiva, il programma per Rds Next. E sempre con quell’ironia che ci caliamo ogni domenica nel programma che vedevamo sempre da bambini, la Domenica Sportiva”. Il social è e resta il nostro primo amore, abbiamo accettato la sfida di portare tutto questo anche su altri media. Quel modo di comunicare leggero (forse non del tutto political correct) che arriva dritto agli spettatori e ci rende tutti più vicini, con una comunicazione alla pari e fruibili ai più. Infatti, in radio e tv siamo rimasti fedeli al nostro linguaggio social, portato però su media con altre dinamiche, capace però di arrivare al punto con successo. Il nostro vantaggio, se non che traguardo, è quello di essere partiti parlando dei nostri idoli ed oggi trovarci sul divano, seduti di fianco a loro, per commentare momenti di sport e non solo. Avere la possibilità di diventare amici, collaboratori e consulenti dei nostri idoli ci rende fedeli alla ragione per cui siamo nati e affidabili su tutti i possibili media. Siamo in grado di portare lo spirito dei social, su altri media, che diventano attori del nostro format, passando da idoli a nostri amici.
E fuori dal calcio?
“per quanto riguarda il calcio abbiamo collaborazioni importanti con diverse società e squadre infatti proprio in questo momento vi stiamo rispondendo dalla sede di una importante società sportiva, mentre fuori dal calcio i progetti sono sempre di più: in primis con la lega basket che ci ha visti impegnati per le Final8 ma non solo, ad oggi abbiamo rapporti di sponsorship con importanti brand del food & beverage ma anche collaborazioni cinematografiche. Progetti sfidanti insomma, di responsabilità e a dir poco avvincenti.
Tra i traguardi da condividere con gli occhi lucidi c’è sicuramente il nostro programma radiofonico “Dis-Informazione sportiva”, come la incredibile presenza a “La domenica sportiva”. Al momento siamo presenti tutte le domeniche nella trasmissione che ci ha accompagnati, fin da piccoli, verso la passione per il calcio.
Ogni volta che ne parliamo non ci crediamo nemmeno noi, soprattutto perché questo non è l’ultimo e il solo progetto innovativo che ci riguarda. In cantiere c’è di tutto e per una questione scaramantica non sveliamo molto, ma suggeriamo di seguirci perché le novità sono dietro l’angolo!
Presenza in radio, tv, una storica community sui social; il tutto contornato da grandi progetti di diversa natura: qual è la ricetta segreta per raggiungere questi obiettivi?
“Lavorare e ancora lavorare. Senza montarsi la testa. Ripartire ogni giorno guardando i dati, leggendo i numeri per capire cosa ha funzionato e cosa no.
A testa bassa e con umiltà è lo spirito con il quale approcciamo ogni singola sfida; questo è tanto studio e conoscenza. Nel nostro ruolo attuale siamo in grado di fornire consulenza ai possibili partner, collaboratori e brand dati gli studi costanti che facciamo sulla nostra community, sui campioni con i quali abbiamo un dialogo costante. Ci sentiamo di dire che la comunicazione è la ricetta segreta che abbiamo imparato, fatto tutti i giorni da quando abbiamo lanciato la community e analizzato passo dopo passo. Con senso critico, scientifico e di assoluta curiosità. Per questo quando iniziamo un nuovo progetto chiariamo sempre il nostro ruolo di “assoluti conoscitori” della materia. Noi non ci mettiamo la faccia (o la voce) ma la certezza di cosa funziona e con quale tipo di comunicazione. La qualità, cucita sul singolo contenuto è il nostro obiettivo iniziale e finale.
È per questo atteggiamento che riuscite a parlare sia con il tifoso che con tutti i campioni?
“In un certo senso. I tifosi capiscono che siamo due tra loro, con emozioni esaltanti e delusioni cocenti. I protagonisti, i grandi calciatori percepiscono il nostro rispetto e apprezzano la leggerezza con cui cerchiamo di dialogare. Inoltre, i tifosi riescono a percepire la nostra crescita professionale che però non ci porta a rinnegare o cambiare la nostra natura. Ci piace condividere con tutti il raggiungimento dei nostri più grandi obiettivi, ed avere anche il loro sostegno”.
Arriviamo alle nuove sfide da vincere: cosa c’è nel percorso futuro di CVFB?
Nel futuro c’è sicuramente la definizione della nostra identità: essere un media a tutti gli effetti. Le nostre nature sono nella grande e storica community, nei volti di Emanuele e Fabio, tanto quanto nella capacità di comunicare e progettare insieme e per tante possibili realtà. Questo ci rende un media a tutti gli effetti. Siamo capaci di dare informazioni e assistenza, non siamo dei comici. Siamo professionisti della comunicazione, molto simpatici! Per confermare questo possiamo dire che ad oggi gestiamo i social di alcuni calciatori (anche della nazionale), ma ovviamente ci piace lasciarvi con il fiato sospeso.. quindi non diciamo i nomi! Dai più attenti ci aspettiamo una vista acuta e capace di saperli riconoscere!
Mancini ha detto che resta ct della Nazionale perché vuole vincere un mondiale. E ha dato appuntamento a Usa – Messico – Canada 2026…
“Ci saremo anche noi”.