Cashback ritardi autostrada, cos’è e come funziona il rimborso
(Adnkronos) – Dall’1 maggio è attivo il cosiddetto ‘cashback con targa’, valido sulla rete gestita da Autostrade per l’Italia. Come precisa in un comunicato Aspi, il servizio ha l’obiettivo di rendere “più semplice e automatico il rimborso anche per gli utenti che pagano il pedaggio con carte o contanti, come già avviene per i clienti dotati di sistemi di telepedaggio” si legge su Studio Cataldi.
Cashback con targa, come funziona
Per fruire del servizio servirà registrarsi sulla app Free To X, inserendo i propri dati personali e la targa del veicolo (che verrà verificata attraverso la banca dati della Motorizzazione Civile) per ricevere in automatico i rimborsi maturati a causa di ritardi dovuti a cantieri di manutenzione e ammodernamento sulla rete autostradale.
Cashback con targa, i rimborsi
Una volta registrati, la app notificherà i rimborsi a cui si ha diritto e quindi non sarà necessario fare alcuna richiesta ulteriore. Chiarisce la nota che “grazie al riconoscimento della targa, la ricevuta del viaggio (il cosiddetto scontrino) non sarà più necessaria per i viaggi sulla rete di Aspi, anche se è consigliabile comunque il suo ritiro al casello: conservarla come backup servirà nel caso di eventuale anomalia nella lettura della targa o, soprattutto, nel caso in cui il viaggio si svolga solo parzialmente sulla rete di Aspi, coinvolgendo cioè altre società concessionarie autostradali diverse da Autostrade per l’Italia, sulle cui reti il cashback non è attivo”.
Dal primo maggio il rimborso scatterà a partire dai 10 minuti di ritardo dovuto ai cantieri, rispetto ai 15 attuali, per viaggi fino ai 99 chilometri.