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Del Vecchio e il futuro dell’impero, faro su ruolo Milleri

(Adnkronos) – “Considerata la mia età, ho espressamente voluto che nel contratto sottoscritto con Essilor, sia Francesco Milleri a sostituirmi nel caso io venissi a mancare”. Parlava così il patron di Luxottica, Leonardo Del Vecchio, nel dicembre del 2017 in un’intervista al Corriere della Sera, in un passaggio cruciale della storia del gruppo alle prese, nel giro di pochi anni, con vari ribaltoni al vertice. Nel 2014 aveva lasciato lo storico top manager Andrea Guerra, poi era stata la volta di Enrico Cavatorta, di Adil Mehboob-Khan e, nel dicembre del 2017, Massimo Vian.  

Con quelle parole Del Vecchio sigillava il passaggio delle consegne e, al contempo, sembrava ‘blindare’ l’assetto di vertice del gruppo: Milleri nuovo capoazienda. E, ora, nel momento in cui l’impero perde il suo fondatore e si apre la partita dell’eredità e della sua gestione, è proprio all’ad di Essilux Milleri e sul suo ruolo che avrà nel futuro del gruppo, e di Delfin, che si guarda. In una nota diffusa dal quartier generale di Charenton-Le-Pont, il gruppo ha annunciato una riunione del cda per “determinare i prossimi passi”. 

Del Vecchio ha avuto sei figli: Claudio, Marisa e Paola nati dal primo matrimonio con Luciana Nervo; Leonardo Maria nato dal secondo matrimonio Nicoletta Zampillo; Luca e Clemente avuti dalla compagna Sabina Grossi sono nati Luca e Clemente. I sei figli sono gli unici altri soci di Delfin. Ma i riflettori sono puntati comunque su Milleri. 

Nato a Città di Castello nel 1959, Milleri si laurea in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Firenze e consegue un Mba in Business Administration all’Università Bocconi di Milano e una specializzazione in Corporate Finance alla Stern School of Business della New York University. Inizia la sua carriera di consulenza aziendale per grandi gruppi italiani e multinazionali nel 1988. Opera nei settori della meccanica, dei beni di consumo, della finanza e del farmaceutico. Nel 1996 fonda, insieme a due soci, Abstract (prima MeA o Milleri e Associati), società di consulenza strategica specializzata nella definizione e ingegnerizzazione dei processi aziendali.  

Nascono le prime collaborazioni con importanti realtà italiane, tra cui Luxottica, ed è proprio il gruppo di Del Vecchio ad affidare a Milleri la fase di trasformazione digitale. 

Nel 2016 Del Vecchio lo nomina amministratore con funzioni vicarie e lo fa entrare in azienda. Assunta la carica di Vice Presidente, è amministratore delegato di Luxottica da gennaio 2018. Sotto la sua guida, viene chiusa l’operazione che porta alla nascita di EssilorLuxottica, società per la quale opera inizialmente in qualità di co-delegato esecutivo e poi come amministratore delegato. Nel maggio del 2021 Milleri viene confermato nel ruolo di ad di EssilorLuxottica.  

Ma, al di là della sua ascesa ai vertici del gruppo, quello che forse di più colpisce è lo speciale legame che si era instaurato tra Del Vecchio e Milleri. Si racconta che tutto sia partito da un rapporto di buon vicinato, nato sulla strada che divide la casa del patron di Luxottica da quella di Milleri.  

Un rapporto personale e di fiducia che via via è diventato sempre più stretto al punto che il top manager umbro è diventato un punto di riferimento per Del Vecchio nelle più importanti scelte strategiche da assumere. Si racconta ancora che Milleri abbia ideato una semplice app in modo tale da consentire a Del Vecchio di controllare sul cellulare tutto il sistema distributivo di Luxottica.  

Una figura di peso, dunque, a tal punto da essere considerato una sorta di amministratore ‘ombra’ e generare tensioni e malumori tra i top manager del gruppo. Manager che sono usciti, mentre Milleri è arrivato al timone, tenuto saldamente in mano.  

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