Elezioni 2022, Salvini incalza Meloni su scostamento ma lei frena
(Adnkronos) – Domani la campagna elettorale si sposterà in Aula e Giorgia Meloni sarà alla Camera per discutere del decreto aiuti e delle risorse economiche per sostenere famiglie e imprese, alle prese con la pandemia e la crisi energetica. Da giorni la leader di Fratelli d’Italia va dicendo che in questo momento così delicato, nel bel mezzo di un conflitto europeo, quello causato dalla Russia in Ucraina, gli ”interessi della Nazione” sono la priorità. Il rischio concreto è che possa venire a mancare il numero legale. Per questo la presidente di Fdi si è augurata che tutte le forze politiche abbiano lo stesso senso di responsabilità.
In primo piano ci sono le disponibilità economiche per alleviare gli italiani, con un occhio particolare all’ingente debito pubblico, che vede l’Italia fanalino di cosa. Da settimane, a tambur battente in questi ultimi giorni, Matteo Salvini incalza proprio la Meloni (ma anche Enrico Letta), sulla necessità di uno scostamento di bilancio ”per aiutare famiglie e imprese contro il rincaro delle bollette” e si dice ”sorpreso” dai ”tentennamenti” dell’alleata.
”Mi domando perché Giorgia e Letta prendano tempo e chiedano di aspettare l’Europa, lo considero un’errore”, mette in guardia il numero uno di via Bellerio, che assicura: ”non è un mio capriccio, bisogna intervenire subito per bloccare gli aumenti, come sta facendo tutta Europa”. Raccontano che Meloni dirà chiaramente in Aula, senza cercare la polemica perché il centrodestra è e e resta unito, quanto sta ripetendo da tempo, ovvero che lo scostamento va fatto se necessario, deve restare una extrema ratio perché le risorse contro il caro bollette ci sono già e vanno solo utilizzate.
Chiarisce all’Adnkronos Maurizio Leo, responsabile economico di Fdi: ”capisco le richieste della Lega, ma se possiamo evitare lo scostamento di bilancio, sarebbe meglio, per gli effetti che potrebbero generarsi sul debito pubblico già molto alto. Cerchiamo le risorse tra quelle che abbiamo, poi vediamo….”.
Lo scostamento, insomma, ”deve essere un’extrema ratio”, rimarca Leo che spiega dove trovare i fondi per ‘aiutare’ gli italiani a fronteggiare l’emergenza energetica: 6,2 miliardi di euro si potrebbero ottenere dal maggior gettito Iva legato all’inflazione; altri 5-6 miliardi, invece, dovrebbero arrivare sottoforma di extraprofitti che non sono stati recuperati perchè viene indicata una base imponibile sbagliata. A queste cifre, conclude Leo, vanno aggiunte le somme che si potrebbero ricavare dalla riprogrammazione dei Fondi strutturali.