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Bomba d’acqua con 400 mm di pioggia, ‘alluvione-lampo’ sulle Marche

(Adnkronos) – “In poche ore sono caduti oltre 400 mm di pioggia, è un evento eccezionale. Non possiamo dire con certezza se questi eventi estremi siano aumentati o no di numero perché non abbiamo una statistica che ci dia un trend definito, tuttavia la tipologia dell’evento è un esempio lampante degli effetti previsti da anni dal mondo scientifico relativo ai cambiamenti climatici in Italia. Si tratta infatti di un evento estremo, circoscritto e che ha generato un alluvione-lampo a seguito di una lunga siccità. In futuro è possibile che se ne verifichino degli altri”. A parlare all’Adnkronos è Giulio Betti, meteorologo e climatologo presso il Consorzio LaMMA (Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale) e l’Istituto di Biometeorologia del Cnr di Firenze, nonchè socio Ampro, l’Associazione Meteo Professionisti, commentando, in seguito alla bomba d’acqua che ha colpito la provincia di Ancona, il rischio che un evento simile possa ripetersi. 

“L’atmosfera, scaldandosi, si arricchisce sempre più di umidità e questo significa – spiega Betti – che in determinate condizioni questa umidità in eccesso viene scaricata. E’ molto probabile che in futuro avremo meno giorni di precipitazioni all’anno ma quantitativi di pioggia finali simili perché distribuita in modo molto concentrato. E’ possibile limitare i danni potenziando il sistema di osservazione e di previsione, anche se un evento come quello che si è verificato nelle Marche era impossibile da prevedere. Aspettiamoci comunque altri eventi simili in futuro”. 

“In poche ore – aggiunge – sono cadute oltre 400 mm di pioggia, è un evento eccezionale: parliamo della metà della pioggia che normalmente cade in un anno in alcune zone delle Marche. E’ certamente importante, comunque, implementare la messa in sicurezza del territorio. Eventi simili farebbero comunque danni, ma avrebbero un impatto decisamente minore. Mi auguro che tutta la politica prenda sempre più consapevolezza della sfida del cambiamento climatico e dei suoi rischi”. 

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