Politica

M5S contro il "partito unico"
della guerra E oggi c'è Guerini

Netta presa di posizione sulla politica estera da parte del Movimento Cinque Stelle che in provincia di Cremona schiera i candidati Manuel Draghetti, Paola Tacchini e Matteo Della Noce.

“È sempre più evidente – affermano in una nota –  la politica guerrafondaia del partito unico delle armi sostenuto dal fronte che va dal Pd a Fratelli d’Italia passando per la Lega.
“Il ministro della guerra Lorenzo Guerini (oggi sarà a Cremona, SpazioComune alle 17  per un incontro con la città) con il benestare di Draghi, sebbene a fine mandato, passa i suoi giorni a strappare impegni per una sempre maggiore spesa militare, a discapito di altre spese più importanti per in nostri cittadini in difficoltà.
Ci siamo opposti all’incremento delle spese militari al 2% del PIL. Quasi 14 miliardi che sarebbero stati spesi in mitra e razzi e che sarebbero stati sottratti a scuola e sanità.
I miliardi vanno investiti per aiutare famiglie e imprese e per affrontare l’emergenza che stiamo vivendo: Guerini si è accorto del rincaro vertiginoso di bollette, della benzina e dei beni di prima necessità? Oppure se ne disinteressa e fa interessi altrui?
Ecco di cosa il M5S vuole occuparsi: i nostri sforzi sono tutti diretti verso un negoziato di pace, verso accordi diplomatici, creando le condizioni per abbattere quel muro di inerzia nei confronti della Nato e di Biden.
L’Italia, come prevede l’articolo 11 della Costituzione italiana, rifiuta la guerra “come strumento di offesa” o “come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.
Guerini, che oggi sarà a Cremona in occasione della campagna elettorale, ad oggi è riuscito solo a pensare all’aumento delle spese militari. Cosa dirà su questo?
La bozza del decreto-legge “aiuti ter”, all’esame del Consiglio dei Ministri, prevede un nuovo impegno per il 2022 fino a 700 milioni per l’Ucraina mentre per la popolazione delle Marche verranno stanziati 5 milioni di euro e in busta paga dei cittadini arriveranno 6 euro di aiuto al mese.
È questo il modo in cui il maggiore partito bellicista italiano, di cui Guerini è esponente, pensa di aiutare gli italiani in difficoltà?”.

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