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Decreto rave, Salvini: “Indietro non si torna. Illegalità non più tollerata”

(Adnkronos) – “Un Pd ormai in confusione totale difende illegalità e #raveparty abusivi, chiedendo al governo di cambiare idea. No! Indietro non si torna, le leggi finalmente si rispettano”. Lo scrive su Twitter il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, replicando a Enrico Letta. 

Ma in serata il leader della Lega si rivolge anche ai “nuovi paladini della sinistra come la Mannoia che dice che questo decreto puzza”. “Fiorella, sei un’artista straordinaria ma lascia che i decreti li faccia il ministro dell’interno. Viva i giovani che si divertono, viva la musica ma nel rispetto delle regole: l’illegalità non verrà più tollerata”, ribadisce in una diretta Facebook in cui annuncia anche “venerdì pomeriggio ci sarà un Cdm sulle bollette”. 

“Stiamo lavorando a interventi concreti, si parla di miliardi e miliardi e miliardi per le famiglie e le imprese. Venerdì nel tardo pomeriggio ci sarà questa riunione (del Cdm ndr.): bollette, luce, gas, famiglie, lavoro. Gli impegni sullo stop alla legge Fornero verranno mantenuti; sull’innalzamento della flat tax dai 65 mila euro in su verranno mantenuti; su pace e tregua fiscale, il blocco, la rottamazione delle cartelle esattoriale, il saldo e stralcio verranno mantenuti”, afferma.  

E parlando del Ponte sullo Stretto di Messina ribadisce: “Ho questa ambizione, sono abituato a mantenere gli impegni che prendo con il prossimo. Nel programma della Lega c’è il collegamento tra la Sicilia e la Calabria, nel programma del centrodestra che ha vinto le elezioni c’è il collegamento stabile tra Sicilia e Calabria. E’ vero che se ne parla da 50 anni. Le prime idee sono degli anni 60. Si parla del Ponte di Messina che a parole è già costato 300 milioni di euro”. “Lavorerò come un testone, con ingegneri, tecnici, imprenditori, docenti universitari, con operai, per realizzare i collegamento tra Italia ed Europa, perché il Ponte di Messina non è solo il collegamento tra Messina e Reggio Calabria”. “Sarà, e ce la metterò tutta per farlo, l’esempio più incredibile della bravura italiana nel mondo”, dice, assicurando che “sarà l’opera più green ed ecocompatibile delle ultime opere fatte, perché toglierà inquinamento dall’aria e dall’acqua. Scarichi nel Canale di Sicilia ed emissioni di CO2 nell’aria, togliendo tutti i camion, i tir, i traghetti che attraversano quei 3 km. Quindi, assolutamente sì al Ponte sullo Stretto”. “Faccio il ministro dei Lavori pubblici e delle Infrastrutture per sbloccare ponti, porti, aeroporti, strade, ferrovie – dice – Ho fatto una riunione con la Commissaria europea dei Trasporti per parlare del tunnel del Brennero e del finanziamento europeo del Ponte sullo Stretto, e dell’alta velocità”, dice. “Per parlare di tutto quello che in Italia è fermo da troppo tempo”.  

Su superbonus e reddito di cittadinanza, Salvini sostiene poi che “il bonus 110 per cento va rivisto: se qualcuno ha qualche milione di euro penso che possa sistemarsi casa anche senza un contributo pubblico, partiamo da chi ha più bisogno, partiamo dai palazzi delle periferie”. 

Quanto al contratto dei navigator scaduto, si domanda “quanti lavori hanno trovato questi navigator? Rivedere, riformare il reddito di cittadinanza è un dovere morale. Lasciare il contributo a chi non può lavorare è fondamentale, ma chi può lavorare deve essere incentivato”, e poi bisogna “tagliare sprechi e truffe” e “usare i soldi risparmiati” dalla revisione del reddito di cittadinanza “per mandare in pensione chi lavora da 41 anni”. Il vicepremier spiega che le cose si faranno con gradualità, “non si può fare tutto subito”, ma conferma l’impegno per “quota 41” e che da “quest’anno ci sia l’avvio”. Superare la legge Fornero “è una promessa che porteremo fino in fondo, costi quel che costi”. 

Rispondendo a una domanda di un follower sul canone Rai, Salvini poi assicura che sarà tolto, mentre per Ita ribadisce che “l’Italia non può fare a meno di una compagnia di bandiera”. Sembra che Air France ha cambiato posizione, a questo punto “bisogna riconsiderare tutte le altre offerte a partire da quella dei tedeschi e degli imprenditori italiani”, sottolinea Salvini. 

Ribadendo l’unità della maggioranza di governo, Salvini sottolinea poi che “siamo un gruppo, siamo una squadra, non riuscirete a farci litigare, per 5 anni lavoreremo e agiremo da squadra”. 

 

 

 

 

 

 

 

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