Majorino: “Serve una svolta dopo
28 anni di governo della destra”
Le sue parole a “Punto e a capo” su Cremona1
Il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Lombardia Pierfrancesco Majorino ospite per la prima volta su Cremona 1 nella trasmissione “Punto e a capo” curata da Giovanni Palisto.
“Serve una svolta dopo 28 anni di governo della destra”, dice, “la Regione deve essere più vicina ai bisogni e ai desideri dei lombardi”.
Majorino punta a migliorare il sistema sanitario, “troppe discriminazioni tra chi può permettersi di pagare le cure e chi è meno fortunato, con attese lunghe e tempi incerti”.
Majorino esprime grande preoccupazione per la medicina territoriale e per la mancanza di medici di base.
Sul fronte economico intende lanciare il piano più ambizioso d’Europa per il lavoro sostenibile. Sul fronte infrastrutture occorre un salto di qualità in particolare per il sud Lombardia, “territorio da valorizzare per le strepitose bellezze artistiche e per il valore culturale ed economico”.
“Fontana ha sottovalutato il tema infrastruttre e sta sprecando i preziosi finanziamenti del Pnrr, che devono rappresentare una grande occasione di rilancio del sistema produttivo lombardo”.
Majorino durante la trasmissione ha espresso la sua ammirazione per il sindaco di Cremona Galimberti che ha incontrato nei giorni scorsi. “Lo conosco da tempo”, dice, “dagli amministratori locali che sto incontrando voglio sapere quali necessità hanno, cosa serve alle città che amministrano, affinché la Regione non sia un palazzo chiuso, ma uno strumento a sostegno delle comunità locali”.
Per Majorino le elezioni lombarde sono una grande occasione per dialogare con la società, con chi si dà da fare. Sul fronte degli accordi politici, con il Movimento 5 Stelle si sta dialogando, ma l’eventuale accordo deve essere sui temi e non di facciata. “Non inseguo e non demonizzo i 5 Stelle. Da Roma non c’è ostilità ma è una cosa da decidere in Lombardia”
Il candidato del centrosinistra in Lombardia doveva essere l’economista cremonese Carlo Cottarelli: “Io sarei stato ben felice e avrei lavorato per sostenerlo. Un grande signore, ha affrontato la vicenda con stile ed eleganza, non altrettanto si può dire di Calenda che a un certo punto lo ha scaricato”.
Durante la registrazione è stato toccato anche il recente evento “Milano 2030” alla Bicocca: “è stato di cattivo gusto, una passerella elettorale a spese dei contribuenti, estremamente povero a livello di contenuti”.
Majorino sui sondaggi che indicano Fontana al 45% e lui al 30, si dice cauto: “Non ci devono distrarre”. “Moratti al 13%? E’ un’autorevole esponente del centrodestra, nella sua lista tanti ex di Lega, Alleanza Nazionale e Forza Italia”.
Infine l’invito al presidente uscente Fontana: “Sfugge al confronto, facciamo un dibattito anche da voi a Cremona 1”.
Giovanni Palisto