Mondiali 2022, Luttwak: “Giocatori Usa e Iran dalla stessa parte”
(Adnkronos) – “La mia impressione è che l’ostilità e le tensioni tra Stati Uniti e Iran siano ridotte all’uno per cento rispetto ad una settimana fa. Non ci saranno i soldati in campo a sparare ai giocatori americani: i giocatori americani sanno che i calciatori con cui giocano sono tutti anti regime, senza eccezione. Quindi ci sarà l’opposto di un’ostilità politica fra i due, stasera è praticamente un’amichevole”. A parlare all’Adnkronos è Edward Luttwak, che in un’intervista commenta la partita Stati Uniti – Iran che si disputerà stasera nell’ambito dei Mondiali di Calcio in corso in Qatar le cui tensioni tengono banco da giorni su stampa e social.
“Questa non è una partita come Serbia Croazia – spiega Luttwak – ma una partita fra gente che è dalla stessa parte, sullo stesso lato del fiume. Quindi zero ostilità, fra i giocatori e di nessuno”. L’agone dunque, spiega il professore, resta solo sportivo: “Ovviamente entrambi vogliono vincere. Ma non c’è ostilità, tutto è cambiato perché, con considerevole coraggio, i giocatori iraniani hanno espresso il loro punto di vista molto chiaramente. Hanno dichiarato dove sono e cosa fanno”, dice Luttwak. Il riferimento è alla netta presa di posizione del team iraniano che, nei giorni scorsi, si è rifiutato di cantare l’inno per protesta verso le violenze del regime iraniano. “Per questo, le loro famiglie sono state minacciate, e per questo hanno balbettato l’inno nazionale nella successiva partita”, osserva il politologo e saggista.
Un piccolo passo verso l’evolversi di una storia che è però ben lontana, ancora, da un cambio radicale. “La storia cambierà quando questo regime, che adesso si basa sulla forza nuda e sui fucili, cambierà”, dice Luttwak. “Ma è stato delegittimato. La gente che sostiene il regime sarà forse il 15% della popolazione”. Emblematico, conclude l’esperto, “il fatto che non ci sia stato un solo caso in cui verso i dimostranti sia stata detta una sola parola. I giocatori, se si comportano così, sanno che la stragrande maggioranza della gente è con loro”.