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Tetto al contante e pagamenti senza Pos, a chi serve l’area grigia

(Adnkronos) – Il tetto all’utilizzo al contante sale a 5000 euro. Non c’è più l’obbligo di accettare i pagamenti digitali, bancomat e carte di credito, fino a 60 euro di valore della transazione. Quando queste misure saranno in vigore, con l’approvazione definitiva della manovra, cambieranno molti comportamenti quotidiani. Si determina un’area grigia che sfugge ai controlli e che, grazie alla maggiore circolazione delle banconote, sarà impossibile da tracciare. Ci sono due tipologie di conseguenze. 

La prima riguarda la sfera dell’illegalità. Qualsiasi tipo di pagamento, soprattutto quelli tra le persone fisiche, come avviene nel caso delle prestazioni dei liberi professionisti, potrà facilmente essere fatto in contanti, con evidenti ripercussioni sulla quota di transazioni che sfuggirà al fisco. Sarà anche molto più semplice spendere denaro frutto di operazioni illecite o di guadagno in nero.  

La seconda attiene, invece, al disincentivo ai pagamenti digitali. Banalmente, chi è abituato a maneggiare denaro contante è avvantaggiato e chi invece preferisce usare carte o app viene penalizzato. Diventerà pressoché impossibile pagare un taxi senza i contanti, almeno nei casi, e tenderanno ad essere molti, in cui il tassista, come già avviene per altro senza la norma in vigore, si rifiuti di accettare le carte. Cosa cambia? Ora avrà anche la legge dalla sua parte e non rischierà più alcun tipo di sanzione. Se, come sembra probabile, l’offerta di taxi che consentono il pagamento con le carte dovesse ridursi sensibilmente, ci sarebbero conseguenze anche sul lato della domanda, con la clientela che progressivamente potrebbe assuefarsi al nuovo corso. Diventerà anche molto difficile riuscire a utilizzare i pagamenti digitali nei negozi più piccoli e quasi impossibile con gli artigiani e nei mercati. Spariranno i pos anche in tante strutture turistiche, nella ristorazione e negli stabilimenti balneari.  

A chi serve quindi l’area grigia? I piani restano due. Sicuramente avvantaggia chi vuole evadere, chi vuole riciclare denaro e chi ha bisogno di farlo circolare per attività illecite. Dall’altra parte, favorisce chi preferisce spendere in contanti, piuttosto che usando una carta. Ma si pone un’altra domanda. Quante sono le persone che preferiscono le banconote e che non hanno interesse a usarle per una tornaconto, sia assicurarsi un beneficio fiscale o nascondere quello che spendono a qualsiasi forma di controllo? (di Fabio Insenga) 

 

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