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Pnrr, Gentiloni: “Se ci sono ritardi vanno affrontati”

(Adnkronos) – “Se ci sono ritardi” nell’attuazione del Pnrr “questi vanno affrontati, ma il principale impegno è quello di cercare di rispettare i tempi e le scadenze”. Così Paolo Gentiloni, commissario europeo all’Economia, nel corso dell’evento ‘La recessione che verrà’ organizzato da MoltoEconomia del ‘Messaggero’.  

Quanto a eventuali modifiche al piano come ipotizzato dal governo italiano, Gentiloni non lo esclude ma avverte: “Si possono fare ritocchi, ma la sfida va mantenuta, perché è un’occasione che non va sprecata”. 

“Il mix tra guerra, inflazione, tensioni geopolitiche e commerciali, tutto assieme costituisce un contesto complicato – ha sottolineato – l’Italia ha un problema in più rispetto ad altri Paesi europei, quello dell’alto debito. E’ un limite alle possibilità di espansione e sostegno economico alla nostra economia che ha come antidoto il Pnrr. Come spenderemo questi quattrini è fondamentale”.  

“Possiamo continuare a non essere il fanalino di coda” in Europa “ma una delle condizioni è che nello spazio delle politiche espansive che abbiamo vada utilizzato fino in fondo”, ha detto ancora Gentiloni, ricordando come “l’uscita dalla drammatica crisi del Covid” per il nostro Paese “è stata piuttosto rapida. Le nostre previsioni sul ritorno del Pil ai livelli pre-covid erano molto più prudenti. L’Eurozona è tornata prima del previsto su quei livelli e l’Italia, che doveva essere tra gli ultimi, invece ci è arrivata assieme ad altri Paesi”, ha spiegato ancora. 

Salvini: “Risorse non spese nel Fondo di sviluppo e coesione” 

“C’è la nota dolente del Fondo di sviluppo e coesione. Le risorse affidate al Mit erano di 21,4 miliardi di euro, ma se sono stati impegnati solo 8,8 miliardi”. A sottolinearlo il vice premier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, nelle comunicazioni al Senato sulle linee programmatiche del suo dicastero. 

”Dobbiamo reintrodurre tempi certi nella realizzazione delle opere pubbliche. Il nostro Paese non può restare sotto scacco con chi dice solo ‘No’ alle opere pubbliche”, ha detto ancora.  

”In alcuni casi la confusione di ruoli e la stratificazione delle strutture incidono negativamente sul monitoraggio degli investimenti del Pnrr, rispetto agl usuali il dato si presenta frammentato e difficile da decodificare. I ritardi registrati nell’attuazione degli interventi Pnrr sono altresì legati all’aumento esponenziale dei prezzi, che ha determinato un incremento del costo di tutte le opere pubbliche”, ha sottolineato. 

 

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