Meloni: “Piano Mattei per l’Africa, noi Nazione guida”
(Adnkronos) – “L’Italia è fortemente impegnata con questo governo a rafforzare il suo ruolo nel Mediterraneo”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, chiudendo l’ottava edizione dei ‘Dialoghi mediterranei’. “Solamente creando uno spazio di stabilità, di prosperità condivisa potremo attraversare in modo efficace le sfide epocali che abbiamo di fronte: dalla sicurezza alimentare alla salute, passando per i cambiamenti climatici. L’Italia si è fatta sempre promotrice di un approccio inclusivo, costruttivo di fronte a queste sfide”.
“L’Italia -ha rivendicato il premier- è stato un precursore di questa strategia, come dimostra questa conferenza. La nostra prosperità non è possibile se non c’è anche quella dei nostri vicini. Per questo all’atto dell’insediamento del nuovo Governo ho parlato della necessità che l’Italia si faccia promotrice di un ‘Piano Mattei’ per l’Africa, di un modello virtuoso di collaborazione tra l’Unione europea e le nazioni africane, che abbia un approccio che, prendendo spunto da questo grande italiano, non abbia una postura predatoria, ma invece collaborativa, fondata su uno sviluppo che sappia valorizzare le identità e le potenzialità di ciascuno”.
“La sicurezza” nell’area del Mediterraneo “è quello che ci unisce, non quello che ci divide”, perché “è la precondizione dello sviluppo economico e sociale delle nazioni”. “La stabilità e la sicurezza nel Mediterraneo”, ha aggiunto il premier, rappresentano “interessi nazionali” ma anche “europei”, che “definiscono la profondità strategica della nostra politica estera”.
“La piena e duratura stabilizzazione della Libia rappresenta una delle più urgenti e delicate priorità di politica estera e di sicurezza nazionale, anche in ragione degli impatti che una protratta instabilità in Libia è suscettibile di avere anche in termini di flussi migratori, di sicurezza degli approvvigionamenti energetici di tutta l’Europa” dice Meloni. “Vogliamo da qui rinnovare -ha aggiunto il premier- il nostro invito agli attori politici libici, a impegnarsi al fine di dotare il Paese di istituzioni solide e democraticamente legittimate. Sarà a quel punto possibile finalizzare anche il processo di ritiro dei mercenari e combattenti stranieri dal Paese. Solo un processo a guida libica con il sostegno delle Nazioni unite potrà portare ad una soluzione piena e duratura della crisi nel Paese” conclude.