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Alfredo Cospito, chiesto l’ergastolo. Corteo anarchici a Torino

(Adnkronos) –
Anarchici in corteo a Torino nel giorno in cui la Corte d’Assise d’Appello deve pronunciarsi sulla rideterminazione della pena, così come indicato dalla Cassazione, per il reato di ‘strage politica’ nei confronti di Alfredo Cospito e Anna Beniamino, detenuti rispettivamente nel carcere di Sassari, in regime di 41 bis, e di Rebibbia. 

I manifestanti, partiti dal Palagiustizia, dove erano in presidio, dietro lo striscione ‘Solidali con Alfredo in sciopero della fame’, durante la marcia hanno acceso alcuni fumogeni e imbrattato con scritte i muri di diversi stabili. Inoltre, a quanto si apprende, un barista che si sarebbe lamentato per gli atti vandalici sarebbe stato malmenato da alcuni manifestanti. Sono state lanciate anche diverse bombe carta.  

Il procuratore generale Francesco Saluzzo che rappresenta la pubblica accusa ha chiesto l’ergastolo con 12 mesi di isolamento diurno per Cospito e la condanna a 27 anni e 1 mese per Beniamino.  

“Condannato in un limbo senza fine in attesa della morte, non ci sto e non mi arrendo ma continuerò il mio sciopero della fame per l’abolizione del 41 bis e dell’ergastolo ostativo fino all’ultimo mio respiro per far conoscere al mondo questi due abomini repressivi di questo paese” ha detto Cospito in un passaggio della sua dichiarazione nel corso dell’udienza, collegato in video collegamento dal carcere di Sassari. 

“La magistratura italiana ha deciso che troppo sovversivo non potevo avere più la possibilità di rivedere le stelle, la libertà, si è preferito l’ergastolo ostativo, che non ho dubbio mi darete, con l’assurda accusa di aver commesso una strage ‘politica’ per due attentati dimostrativi in piena notte, in luoghi deserti, che non dovevano e non potevano ferire o uccidere nessuno” ha dichiarato Cospito, che è accusato di aver partecipato all’attentato alla scuola allievi carabinieri di Fossano, nel cuneese, nel 2006. “Non soddisfatti, oltre all’ergastolo ostativo, visto che dal carcere continuavo a scrivere e collaborare alla stampa anarchica, si è deciso di tapparmi la bocca per sempre con il 41 bis”, ha aggiunto. 

Dichiarazione spontanea, dal carcere di Rebibbia, anche da parte di Anna Beniamino. “Questo è un processo politico” per “una strage senza strage, attribuita senza prove” ha detto Beniamino, intervenuta in video collegamento nel corso dell’udienza.  

Al termine delle due dichiarazioni, alcuni compagni dei due anarchici, prima di lasciare l’aula, hanno applaudito e lanciato slogan.  

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