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Ucraina-Russia, ancora blackout a Kiev. “Razzi su scuola a Kramatorsk”

(Adnkronos) – Le autorità ucraine hanno riferito questo giovedì che nella capitale Kiev e nei suoi dintorni sono state nuovamente registrate interruzioni diffuse dell’alimentazione elettrica, una misura che hanno definito “necessaria” per cercare di riparare la rete ed evitare incidenti. L’azienda energetica Dtek ha esortato la popolazione a rimanere “tranquilla e calma” mentre i lavoratori cercano di “fare tutto il possibile per riparare i danni” causati dagli attacchi russi sul territorio, secondo quanto riferisce l’agenzia Ukrinform. 

L’attacco russo del 23 novembre ha provocato il black out di tutte le centrali nucleari della zona, e della maggior parte di quelle termiche e idroelettriche. Le forze russe, infatti, hanno come obiettivo principale della loro offensiva le strutture energetiche del Paese, soprattutto nei bombardamenti effettuati dall’inizio di ottobre. Da allora il governo ucraino ha deciso di introdurre interruzioni di corrente programmate per riparare le strutture. 

Il presidente della compagnia energetica statale ucraina, Volodimir Kudritski, ha spiegato che il paese sarà in grado di riprendere il suo programma di interruzioni di corrente programmate questa settimana se non ci saranno più bombardamenti. 

“RAZZI SU SCUOLA A KRAMATORSK” – “Sessanta dei nostri difensori liberati dalla prigionia russa: sono stati rilasciati 58 ragazzi e due donne”. Lo fa sapere intanto l’arcivescovo maggiore di Kiev nel ringraziare “coloro che si sono adoperati per questa ennesima liberazione dei nostri soldati, dei nostri difensori, perché anche oggi 60 famiglie gioiscono per il ritorno dei loro cari”. 

Sviatoslav Shevchuk nel videomessaggio riferisce un evento shock a Kramatorsk: “A Malotaranivka la scuola ha organizzato un punto di invincibilità, cioè un luogo dove permettere alla popolazione locale a riscaldarsi, a ricaricare i cellulari e prendere un po’ di tè caldo. I russi, dunque, hanno lanciato tre razzi contro questa scuola. E ovvio che si tratta di un altro crimine di guerra che mostra il cinismo con cui il nemico oggi cerca di distruggere la popolazione civile, di spezzare la nostra invincibilità”.  

 

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