Manovra 2023, no a Garante animali e permesso per morte pet di famiglia
(Adnkronos) – Si può definire una vera e propria tagliola, visto il tema che riguarda gli animali, quella che si è abbattuta su alcune proposte emendative alla legge di Bilancio, che non hanno superato l’ammissibilità in commissione Bilancio della Camera.
Non passano, infatti, l’istituzione a firma Quartini di un ‘Garante Nazionale dei Diritti degli Animali’, così come non viene ammesso l’emendamento Brambilla che introduce il diritto per il lavoratore di usufruire di un permesso retribuito di due giorni lavorativi all’anno in caso di decesso o di documentata grave malattia dell’animale d’affezione convivente. Anche la proposta a firma Di Lauro, che prevede la possibilità per i Comuni di vietare il servizio di piazza a trazione animale o con slitte, non supera la scure dell’inammissibilità.