Funerali Pelé, Infantino e il selfie: “Critiche ingiuste”
(Adnkronos) – Il presidente della Fifa, Gianni Infantino, si scatta un selfie ai funerali di Pelé. Il numero 1 del calcio mondiale viene travolto dalle critiche social e si scusa, più o meno, con un post su Instagram, cercando di ridimensionare l’ennesimo caso che lo coinvolge nel giro di poche settimane. In Qatar, durante i Mondiali 2022, il presidente della Fifa è stato protagonista di una criticatissima conferenza stampa in cui ha glissato sulle posizioni dello stato asiatico in materia di diritti civili. Poi, dopo la finale vinta dall’Argentina, ha assistito alla ‘vestizione’ di Leo Messi, che contro ogni consuetudine ha alzato la coppa indossando un abito arabo. Nel post-partita, poi, la Coppa del Mondo ha dovuto respingere l’assalto inopportuno dello chef Salt Bae, ‘vip’ ammesso sul terreno di gioco per motivi ignoti. Ora, Infantino finisce nel mirino per un selfie.
“Sono appena atterrato dal mio viaggio in Brasile dove ho avuto il privilegio di partecipare al bellissimo omaggio a Pelé a Vila Belmiro, a Santos. Sono costernato dopo essere stato informato che apparentemente sono stato criticato da alcune persone per aver scattato un selfie e delle foto durante la cerimonia di ieri”, scrive Infantino.
“Vorrei chiarire che sono stato onorato e gratificato” dal fatto “che i compagni di squadra e i familiari del grande Pelé mi abbiano chiesto se potevo fare qualche foto con loro. E ovviamente ho subito accettato. Nel caso del selfie, i compagni di squadra di Pelé hanno chiesto di fare una foto tutti insieme ma non sapevano come fare. Allora, per essere d’aiuto, ho preso il telefono di uno di loro e gli ho scattato la foto di tutti noi”, la spiegazione. “Se essere d’aiuto a un compagno di squadra di Pelé alimenta critiche, sono felice di essere d’aiuto e continuerò ad essere d’aiuto, come posso, a chi ha contribuito a scrivere pagine leggendarie del calcio.”
“Ho così tanto rispetto e ammirazione per Pelé e per quella cerimonia di ieri che non farei mai nulla che sia irrispettoso in alcun modo. Spero che chi ha scritto o detto cose senza sapere e senza cercare informazioni possa avere la decenza e il coraggio di ammettere di aver sbagliato e corregga quanto ha detto”, aggiunge. “La cosa più importante in ogni caso è rendere omaggio al re Pelé, e mentre ho umilmente suggerito che in tutte le nostre 211 federazioni affiliate almeno uno stadio o un luogo di calcio sia intitolato a lui, daremo l’esempio dando al campo nella nostra sede il nome ‘Estadio Pelé – FIFA Zurigo’. Um abraço e viva o Rei!”, conclude.